Prato, 15 aprile 2022 - Finirà per vie legali la vicenda legata ai lavori alla tribuna centrale del Lungobisenzio. L’intervento che inizialmente doveva finire entro il 31 marzo e poi prorogato al 15 aprile causa covid, non è mai più ripartito dopo lo stop natalizio. E così adesso il Comune chiederà il risarcimento alla ditta che ha vinto l’appalto. A darne l’annuncio è stato l’assessore allo sport Luca Vannucci ieri in consiglio comunale, in risposta a un question time del consigliere leghista Marco Curcio. "Del caso è stata interessata l’avvocatura comunale che assieme agli uffici sta valutando, in base a quanto disposto dalla normativa, qual è la strada migliore da seguire – spiega Vannucci -. Il proposito è quello di cercare la via più veloce per un nuovo appalto, garantendo al contempo all’amministrazione il risarcimento del danno subìto. D’altronde ci sono delle clausole contrattuali che è giusto vengano messe in atto".
Ma come si traduce tutto questo in tempistiche concrete? La prima certezza è che i lavori alla tribuna centrale del Lungobisenzio non ripartiranno prima della fine del campionato. Il Comune dovrà chiedere le penali alla ditta che ha vinto l’appalto e successivamente affidare l’incarico a un’altra azienda. Per fare tutto ciò servirà almeno un mese, anche se è probabile che si vada a giugno per completare l’iter. Poi dovrà partire il cantiere che richiede almeno un mese e mezzo di lavori, tenendo conto che di mezzo c’è il mese d’agosto e le relative ferie delle imprese. Di fatto la sensazione è quella che il Lungobisenzio rischi di non essere pronto totalmente nemmeno per l’inizio della nuova stagione sportiva.
"Ho parlato con gli uffici per capire nel dettaglio la situazione – aggiunge Vannucci –, ma al momento non è individuabile un cronoprogramma certo del cantiere. Spero che a breve si possa individuare un nuovo percorso di ripartenza, perché l’esigenza è sotto gli occhi di tutti: uno stadio senza tribuna è una struttura difficile da utilizzare. Della conclusione di questi lavori ne ha bisogno la città intera".
A replicare a Vannucci è lo stesso Curcio che non risparmia critiche all’amministrazione comunale. "E’ evidente come la giunta sia in difficoltà – dice –. Il sindaco ha peccato di superbia e presunzione quando attaccò il presidente Commini e gli assicurò che il cronoprogramma sarebbe stato rispettato. Tutti sapevano che i lavori non sarebbero stati conclusi entro il 31 marzo. Mi auguro che gli uffici abbiano già previsto una strategia alternativa: capisco i vincoli amministrativi, ma qui è stato fatto un pasticcio. E a perderci sono la città, i tifosi e l’Ac Prato. Qui c’è una sola certezza: la tribuna non sarà pronta prima della prossima stagione sportiva".