Accesso caos al Lungobisenzio, polemica Zenith: “Potremmo anche andare altrove”

Il viceperesidente Cammelli chiede scusa per i ritardi ai tifosi che volevano assistere alla “prima”

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Il vice-presidente della Zenith Enrico Cammelli (a destra) insieme al presidente Carmine Valentini

Parole non certo tenere, a fine partita, quelle del vice presidente della Zenith Prato, Enrico Cammelli, che non mira direttamente alla polemica, ma certo non vuole evitarla. La possibilità di abbandonare la città per trovare altra destinazione non è minaccia da poco, in realtà.

"Pensavamo di avere un po’ più di collaborazione, purtroppo non c’è stata, chiediamo scusa a tutti i tifosi. Bastava solo un po’ più di buon senso in questa situazione – insiste -. Abbiamo avuto una interlocuzione con l’amministrazione comunale venerdì scorso e pensavamo di aver appianato le criticità eventuali sull’utilizzo dell’impianto Lungobisenzio, ma evidentemente così non è stato”.

Andare via da Prato? “E’ una cosa che ci dispiacerebbe, ma se non c’è altra soluzione ci resta poco da fare".

La vicepresidente dell’Ac Prato, Debora Staglianò interviene sulla questione e spiega la dinamica di queste ultime ore. “Due giorni fa abbiamo risposto a una mail della Zenith Prato ribadendo ogni dettaglio necessario per dare attuazione al piano di sicurezza ed emergenza dello stadio Lungobisenzio, già peraltro consegnato formalmente alla Zenith lunedì scorso, in occasione del tavolo tecnico convocato dalla Questura di Prato – spiega Staglianò in una nota ufficiale - Ci siamo messi a disposizione della Zenith Prato per spiegare il funzionamento dell’impianto durante le manifestazioni sportive, offrendo loro anche le competenze e l’esperienza del nostro security manager”.

"Spiace ascoltare le parole del vicepresidente Cammelli, che parla di mancata collaborazione da parte nostra, che invece da giorni avevamo ricordato la necessità di due addetti antincendio con qualifica ad alto rischio. Quello che è successo questo pomeriggio non ha niente a che fare col gestore. Ma è una vicenda che riguarda la Zenith Prato e le istituzioni chiamate a vigilare sull’applicazione della legislazione in materia”.

L.M.