STEFANO DE BIASE
Cronaca

Sul campo di calcio ora crescono i fiori: stadio di Prato, condizioni choc

Terreno di gioco e uffici sono abbandonati, crepe e infiltrazioni nella tribuna e negli spogliatoi. Per recuperarlo servirà un’impresa

Il prato dello stadio fiorito

Prato, 8 giugno 2021 - Più che un campo di calcio il Lungobisenzio è diventato un campo fiorito. I segni dei tacchetti dei calciatori sul manto erboso di via Firenze hanno lasciato il posto alle margherite, ai ranuncoli gialli e alle erbe infestanti. Il mistero sulle condizioni dell’impianto è stato svelato ieri dal consigliere comunale della Lega, Marco Curcio, che ha effettuato un sopralluogo in solitaria all’interno della struttura. Una visita che getta forti dubbi sulla reale possibilità di riaprire l’impianto in perfette condizioni per settembre, obiettivo sia del Comune che dell’Ac Prato che ancora spera di vincere i playoff di serie D e di entrare così in graduatoria per il ripescaggio nei professionisti.

Ipotesi che appare un miraggio vedendo in che condizioni si trova il principale impianto cittadino. Perché guardando i video girati all’interno del Lungobisenzio lo stato del manto erboso (la manutenzione del verde verrà affidata a Consiag servizi comuni) appare ocme l’ultimo dei problemi della struttura.

Le condizioni della tribuna centrale, vincolata dalla Sovrintendenza, sono pessime fra cavi della corrente appesi, intonaco che crolla, infiltrazioni d’acqua e crepe nei muri. Tanto da domandarsi quanto servirà per renderla agibile ai tifosi. E le cose non vanno meglio negli spogliatoi.

Alcuni sono in buone condizioni, altri presentano crepe nei muri, intonato staccato, armadietti devastati e pavimentazioni corrose. I lettini per fare fisioterapia sono stati tranciati, alcune porte sono state vandalizzate e i segni di infiltrazioni sono la costante.

Paradossalmente la stanza tenuta meglio è la sala stampa, dove nessun giornalista è entrato più dal 28 maggio 2017, data dell’ultima partita ufficiale giocata al Lungobisenzio. Qui muri, sedie e scrivanie non risultano danneggiati e anzi i cartelloni pubblicitari per le interviste sono in ottime condizioni.

Quello che invece sorprende è vedere in una stanza ammassati per terra i sistemi di videosorveglianza: telecamere che teoricamente dovrebbero essere ancora pienamente funzionanti. In generale tutta la struttura denota i segni dell’abbandono.

L’area degli uffici è un cumulo di rami caduti e foglie, la biglietteria sembra letteralmente esplosa, e anche il campo sussidiario è completamente da risistemare. "Alcuni tecnici con cui ho parlato sostengono che è improbabile che l’Ac Prato e il Prato 2000 possano disputare da settembre le prime partite nei rispettivi campionati", spiega Curcio al termine del sopralluogo.

"Al Lungobisenzio per quanto riguarda manto erboso, bagni e spogliatoi serve un intervento urgente di tipo straordinario. Qui non c’è tempo da perdere. In Comune invece ci sono continui rinvii: l’ultimo stamani (ieri mattina, ndr ) quando si doveva tenere il sopralluogo della commissione sport che invece è stato rinviato di dieci giorni. Di questo passo si va poco lontano".

In attesa che partano i lavori in via Firenze, gli uffici comunali stanno continuando a predisporre la manifestazione di interesse per la gestione dell’impianto. Procedura propedeutica alla pubblicazione del bando per l’affidamento della struttura. Finora si sono detti interessati al Lungobisenzio sia il Prato Calcio che il Prato 2000 (Eccellenza), ma il tempo stringe visto che entro metà luglio va comunicato alle rispettive federazioni l’impianto sul quale disputeranno la prossima stagione sportiva.

Intanto Curcio invita il Comune a pensare anche al futuro urbanistico dell’impianto. "La struttura deve integrarsi meglio col quartiere – dice –. Il Lungobisenzio deve essere recuperato secondo un progetto di stadio più moderno, che non si limiti alle partite della domenica, ma torni a essere un patrimonio della città e di tutti i pratesi".