REDAZIONE PRATO

Stefanino d’Oro, la promessa di Urso "Vogliamo tutelare il Made in Prato"

Il messaggio del ministro alla cerimonia di consegna del premio a Unitech, Pinori filati e Azeta filati

Una sorta di "dop" si potrebbe definire quella misura specifica di tutela del tessile, sulla falsariga di quella dei prodotti agroalimentari, che assicuri una "garanzia di qualità legata proprio alla tradizione, tutta da preservare" del distretto industriale di Prato. La proposta giunge dal ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso: la ribalta per tale annuncio è stata la cerimonia di premiazione dello Stefanino d’oro, svoltasi ieri mattina nell’auditorium della Camera di Commercio. Il Ministro, dopo essersi congratulato con le aziende vincitrici del riconoscimento, ha annunciato nel messaggio inviato per l’occasione la volontà del Governo di valorizzare e tutelare le imprese italiane "a partire dalla legge delega alla quale stiamo lavorando, che potrà contare sul nuovo Fondo da 100 milioni previsto in legge di bilancio". Sul palco della tredicesima edizione sono salite le tre aziende tessili vincitrici Azeta Filati, Pinori Filati e Unitech, i cui nomi erano stati annunciati dal vescovo Giovanni Nerbini in occasione del pontificale di Santo Stefano. A fare gli onori di casa Dalila Mazzi, presidente della Camera di Commercio di Pistoia e Prato: "Abbiamo premiato imprenditori illuminati, capaci di fare impresa e decisi a investire nelle proprie aziende per il bene di tutto il territorio", ha detto in apertura della cerimonia alla quale erano presenti, insieme ai rappresentanti delle forze dell’ordine e delle categorie sociali ed economiche della città, l’assessore regionale Stefano Ciuoffo e la consigliera regionale Ilaria Bugetti.

Per il sindaco Matteo Biffoni "il premio è la prova provata che il distretto continua a volare. Ci hanno dato per finiti tante volte, eppure siamo ancora il distretto tessile più grande d’Europa e continuiamo a faticare per essere tali". Ed ha ammesso che "a Prato ci sono anche problemi grossi, dobbiamo continuare la repressione contro chi viola le regole ma non si può fare di tutta l’erba un fascio, chi lo fa troverà in me un baluardo insormontabile", rammentando come "i dieci milioni che arrivano dal Governo Draghi siano il riconoscimento che il distretto è patrimonio nazionale". Un sostegno al quale si aggiunge la novità annunciata dal ministro Urso. "E’ arrivato il momento in cui il distretto debba andare verso il riconoscimento di un ente sociale ed economico capace di unire le eccellenze presenti, un distretto unico – afferma l’onorevole di Forza Italia Erica Mazzetti – per essere più competitivi ed affrontare le sfide future". Poi la deputata FdI Chiara La Porta: "Così come è accaduto per le eccellenze agroalimentari, investiremo risorse per tutelare la produzione pratese, filati e tessuti. C’è un progetto al quale stiamo lavorando".

Il vescovo Nerbini ha sottolineato come lo Stefanino d’oro ponga all’attenzione di tutti "il bello e il buono" e quindi "oltre a contrastare chi cerca di vivere al di là della legge possiamo anche indicare il bene fatto da chi crea ricchezza, crea spazi lavorativi per i tanti giovani che incontriamo nelle aziende e che si sentono corresponsabili di una realtà e di un sogno grande". Il presidente della Provincia e sindaco di Montemurlo Simone Calamai ha osservato come "il lavoro buono porta benessere non alle aziende ma a una intera comunità. È fondamentale valorizzare chi pone attenzione alla persona e alla dignità del lavoro". Poi la presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, diana Toccafondi: "Questo Premio è un messaggio lanciato al di là del nostro territorio, io penso all’Europa che si confronta sulla misura etica e umana del lavoro".

Soddisfazione e commozione sono stati i sentimenti che hanno attraversato i titolari delle aziende vincitrici, accompagnati da un ricca platea di dipendenti. "Non ce lo aspettavamo - hanno detto Alessandro e Giovanni Aiazzi, titolari della valbisentina Azeta Filati – Siamo partiti come artigiani in una ritorcitura conto terzi e poi abbiamo imboccato la strada giusta lavorando con passione". Raffaella Pinori di Pinori Group ha dedicato il premio alla memoria del padre Roberto, fondatore dell’azienda di famiglia, scomparso il 3 gennaio. "Ha fatto in tempo a sapere del premio: sono sicura che da lassù ci sta seguendo con commozione". Lo Stefanino a Pinori Filati è stato ritirato insieme a Romina Pinori e Renato Quaranta. A consegnare il riconoscimento a Unitech, con il sindaco Calamai, è stato anche il vicario generale della diocesi di Pistoia monsignor Cristiano D’Angelo, perché l’azienda si trova nel territorio della chiesa pistoiese. Alessandro Denti ha definito "un onore" ricevere il premio, sul palco insieme ad Andrea Denti, Andrea e Alessandro Barni, Andrea e Alessandro Piattelli, titolari di Unitech Industries.

Sara Bessi