REDAZIONE PRATO

"Sto compatibilmente con la situazione...."

L'imprenditore tessile Riccardo Matteini Bresci lascia i domiciliari: accusato di corruzione e tentata concussione in un'inchiesta sui business cinesi. Richiesta di patteggiamento in corso.

Roberto Matteini Bresci

Roberto Matteini Bresci

Riccardo Matteini Bresci, l’imprenditore tessile di 66 anni, ha lasciato i domiciliari l’11 ottobre scorso. Difeso dagli avvocati Pier Matteo Lucibello e Monica Sottili, ha trascorso i quattro mesi e mezzo di misura cautelare nella sua casa in Valbisenzio. E adesso, c’è chi lo ha potuto incontrare di nuovo in giro per la Vallata e lo ha visto in un ristorante della zona. Lo abbiamo raggiunto per telefono ma non c’è, comprensibilmente, grande voglia di parlare. "Come sto? Sto come si può stare compatibilmente con la situazione".

La storia dei presunti favori intercorsi tra il tenente colonnello dei carabinieri Sergio Turini e ’imprenditore valbisentino, volto conosciutissimo nel distretto tessile, è emersa come un rivolo dei una maxi inchiesta della Dda fiorentina sui business cinesi.

Per lui le accuse sono di corruzione e tentata concussione: per il primo reato l’imprenditore avrebbe chiesto informazioni riservate al militare che, in cambio degli accessi alla banca dati riservata alle forze dell’ordine, avrebbe ricevuto in regalo un viaggio negli Stati Uniti per il figlio e tre bottiglie di vino pregiato dal valore di oltre 1.800 euro. Insieme ai propri legali, Matteini Bresci ha deciso di presentare la richiesta di patteggiamento con l’indicazione al ricorso della pena alternativa con il ricorso a lavori di pubbluca utilità. Dovrà essere fissata un’udienza a breve, auspica l’avvocato Lucibello, con il giudice che dovrà decidere relativamente alla richiesta di patteggiamento.