Oltre settantamila rotoli di tessuto sequestrati, più di 5mila t-shirt e 340mila accessori per l’abbigliamento. Valore totale: 6 milioni di euro. Sono i numeri che riassumono l’ultima operazione della Guardia di Finanza di Prato che è tornta a puntare i riflettori sul Macrolotto.
La lente d’ingrandimento delle Fiamme Gialle pratesi si è fermata questa volta sulle aziende che si occupano del commercio all’ingrosso di tessuti e abbigliamento. Obiettivo: verificare il rispetto dei dettami normativi previsti in materia di tracciabilità della filiera di produzione e commercializzazione.
I militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria si sono concentrati, in particolare, sulle etichette riportate sui tessuti e sui capi di abbigliamento, con l’obiettivo di rilevare irregolarità nell’indicazione del produttore o della composizione tessile dei prodotti, elementi fondamentali per garantire non solo gli standard qualitativi della produzione tessile, ma anche l’appetibilità commerciale.
Anche stavolta, la società sottoposta a controllo non è risultata in regola con i requisiti richiesti dal Codice del Consumo e dalle norme stabilite dall’Unione Europea.
Nel dettaglio, l’operazione della Guardia di Finanza, ha permesso di sequestrare 70.680 rotoli di tessuto (per una lunghezza complessiva di circa 6milioni di metri), 5.012 t-shirt e 340.000 accessori per abbigliamento, dal valore totale, come dicevamo sopra, di 6 milioni di euro: la merce sequestrata era priva dell’indicazione dei dati del produttore/importatore e di quelli relativi alla composizione dei tessuti.