In un’estate difficilissima per il settore moda, per fortuna c’è spazio anche per la notizia del blocco dei 30 licenziamenti annunciati da Lineapiù Italia qualche settimana fa. Il confronto con i sindacati ha prodotto un accordo che è stato siglato giovedì pomeriggio e che prevede, da settembre, l’applicazione del contratto di solidarietà difensivo. Un accordo che ha visto al tavolo di trattativa Lineapiù Italia, Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e Regione Toscana tramite le strutture di Arti.
Non solo, il confronto tra organizzazioni sindacali ed impresa ha portato ad una riduzione del numero di esuberi dagli iniziali 30 a 15 con il blocco dei licenziamenti proprio grazie all’attivazione del contratto di solidarietà, richiesto dai sindacati, che durerà 12 mesi e darà così il tempo a Lineapiù Italia, è la speranza di tutti, di cercare di superare il momento difficile legato alla crisi generale del settore moda. I 15 esuberi sono stati individuati un po’ in tutti i settori produttivi e riguardano anche lavoratori giovani.
"Con questo accordo abbiamo ridotto l’impatto sociale di una procedura di riduzione di personale – dicono Juri Meneghetti della Filctem Cgil, Ingrid Grasso della Femca Cisl e Qamil Zejnati della Uiltec Uil – “congelando” i licenziamenti e guadagnato tempo sperando che al termine del contratto di solidarietà la situazione sia migliorata in modo da non aver più esuberi sul tavolo".
"Il settore moda è in difficoltà da tempo – continuano i tre sindacalisti – e accordi di questo tipo sono validi strumenti per affrontare situazioni difficili in cui si possono purtroppo trovare i lavoratori. Il contratto di solidarietà, della durata di un anno ed eventualmente prorogabile, rappresenta la migliore soluzione per superare il difficile momento, salvaguardando al contempo tutti i posti di lavoro". Infine un messaggio di speranza condiviso dall’azienda: "L’accordo raggiunto non solo dimostra spirito di collaborazione e responsabilità sociale che ci auguriamo sia di esempio, ma offre anche una speranza concreta di ripresa. Con questo intervento, puntiamo a riagganciare la crescita economica, superando questa fase critica e guardare al futuro".
Lineapiù, marchio di riferimento della maglieria del distretto pratese, aveva aperto la procedura per i licenziamenti alla luce del calo del volume di produzione, giudicato non più sufficiente ad impegnare tutti i 130 dipendenti in forza a Lineapiù Italia SpA.
Con questo intervento l’azienda "punta a cogliere tutte le future opportunità che il mercato offrirà per superare questa fase critica e guardare al futuro".
L.B.