MARIA SERENA QUERCIOLI
MARIA SERENA QUERCIOLI
Cronaca

Storia del carnevale dimenticato. Viareggio prestò i carri a Poggio

Con l’alluvione del 1966 nacque una solida amicizia capace di diventare collaborazione. Grazie ai maestri della cartapesta la città si trasformò in un teatro a cielo aperto.

LA VIGNETTA Il carro “Baccanale“ realizzato a Poggio e rivisto dagli studenti

LA VIGNETTA Il carro “Baccanale“ realizzato a Poggio e rivisto dagli studenti

Il Carnevale, un sogno ad occhi aperti per ogni bambino, a Poggio a Caiano ha un sapore speciale, intriso di storia e solidarietà.

Gli alunni della 5ªD della scuola primaria “Lorenzo il Magnifico” hanno riportato alla luce un capitolo emozionante, quello del Carnevale “dimenticato” del 1972-1973.

Il 3 e 4 novembre 1966, l’Arno in piena travolse Firenze e i suoi dintorni, un’apocalisse di fango e disperazione. Poggio a Caiano, miracolosamente risparmiata, divenne un’isola di speranza. Gli aiuti arrivarono da tutta Italia, in particolare da Viareggio furono inviati camion carichi di pattini di salvataggio. Inizialmente si fermarono a Poggio a Caiano, un punto di appoggio strategico per raggiungere i comuni limitrofi alluvionati e prestare aiuto a intere famiglie mettendole in salvo.

La collaborazione instaurata durante l’emergenza creò un legame di amicizia tra le due comunità. Nel 1971, un gruppo di cittadini poggesi decise di importare la tradizione del Carnevale, avvalendosi della collaborazione dei maestri artigiani della Cittadella del Carnevale di Viareggio.

Il 1972 fu l’anno della rinascita. Quattro o cinque carri di cartapesta di circa sei metri, giunsero da Viareggio, trasportati su camion come tesori preziosi. Il 13 e 15 febbraio, il paese si trasformò in un teatro a cielo aperto. La banda musicale aprì la sfilata, seguita dai carri trainati dai trattori dei contadini del posto. L’evento registrò un’ampia partecipazione di pubblico, proveniente anche dai comuni limitrofi.

I carri danzarono per le vie del paese, da Via Cioppi a Via Italia 61, passando per Via Maccanti e Via Soffici, dove la piazza si animò di balli e risate. Adulti, ragazzi e bambini, mascherati a tema, diedero vita ai personaggi di cartapesta, trasformando il Carnevale in uno spettacolo indimenticabile.

Il carro trionfatore di quell’edizione fu il “Baccanale”, una rievocazione di una scena romana, caratterizzata dalla presenza di colonne architettoniche e figuranti in costumi d’epoca, che animavano la rappresentazione con autenticità e vivacità.

L’anno successivo, nel 1973, precisamente il 4 e 6 febbraio, la sfilata carnevalesca si rinnovò, riscuotendo un successo di pari entità. Sebbene alcuni carri allegorici fossero stati riproposti, l’edizione si arricchì di novità. In particolare, il carro ispirato all’Odissea fu il più applaudito, aveva un aspetto affascinante con le figure di Polifemo, Ulisse e le Sirene e infine il cavallo di Troia posizionato dietro i protagonisti.