Prato, 17 novembre 2024 – All’inizio era la Strada Maestra. Poi è stata “la Statale” – un nome pronunciato con orgoglio dei valligiani per l’ importanza di avere qualcosa di “statale” fra le loro montagne – e col passare degli anni, lo spostarsi del lavoro nella piana e con la necessità dei ragazzi di non fermarsi alla terza media è diventata la “Strada Maledetta”.
Nelle sue mani le sorti della giornata del valbisentino, che non riesce mai a programmare appuntamenti (tanto che in alcune scuole superiori pratesi gli studenti valbisentini hanno una sorta di “giustifica” d’ufficio per le entrate in ritardo) o a sapere se e a che ora rientrerà per cena e si appresta a lasciare casa ogni mattina confidando nella pazienza del datore di lavoro.
In questi giorni la parte più a nord della ex Statale, declassata a strada regionale e quindi ora Sr 325, è stata soprannominata la “Via delle transenne”, dai tanti cantieri aperti da Mercatale a Il Fabbro, che stanno costringendo chi proviene da Vernio e Cantagallo a file lunghissime dietro a semafori.
Gli stessi che guidano con la consapevolezza che la Via Crucis non finisce alla Madonna della Tosse e conserva la pasticca antiacido per superare i mille cantieri aperti a Prato Nord. Tornando in Val di Bisenzio, i lavori innescati soprattutto nella parte alta sono molti e di più committenti: Open Fiber sta mettendo la fibra in più frazioni, a Carmignanello la Provincia sta sistemando i semafori e a Le Piana si è affacciato un nuovo committente (che va ad unirsi alla lunga serie di “enti competenti”, fra cui Provincia di Prato, Regione, Comuni, Anas che nel corso degli anni hanno fatto progetti o lavori diretti), la Città Metropolitana di Firenze, per via di un bando a cui ha partecipato il Comune di Vernio (che ha fatto l’ordinanza perché il tratto è urbano).
Ma non è finita: c’è lo sbocco verso Castiglione Dei Pepoli ancora interrotto per il cedimento della sede stradale e i lavori ancora in corso sul tratto franato a marzo, a Le Coste. Qui, fa sapere la Provincia, “si procede col crono programma, ovvero sono in corso tutte le lavorazioni relative alla fase 2, che prevede una ulteriore estensione delle reti e delle chiodature e il posizionamento di barriere para massi a monte; in ultimo si svolgerà la fase 3 di posizionamento delle barriere paramassi a valle e di sistemazione della piattaforma stradale”, con una previsione di fine lavori a marzo.
Per fortuna non è ancora partito il cantiere per “raddrizzare” la curva di Usella, rimasta troppo acuta dall’intervento dei lavori per la “Messa in sicurezza e adeguamento della Sr 325”, il progettone che ha interessato l’arteria per diversi anni, per via di un traliccio della corrente che probabilmente era “sfuggito” ai progettisti. I lavori, il cui inizio era stato annunciato prima dell’estate, non sono ancora partiti perché la Provincia è in attesa che venga spostato il pilone in questione.