FRANCESCO BOCCHINI
Cronaca

A Montemurlo una strada intitolata a Luana D’Orazio

L'autorizzazione è arrivata dalla Prefettura di Prato. Si tratta della nuova strada di collegamento tra via Aldo Moro e via Livorno

Luana D’Orazio, l’operaia 22enne morta in un incidente sul lavoro a Montemurlo (Prato)

Luana D’Orazio, l’operaia 22enne morta in un incidente sul lavoro a Montemurlo (Prato)

Montemurlo (Prato), 5 marzo 2025 - La nuova strada di collegamento tra via Aldo Moro e via Livorno, nella zona commerciale di Montemurlo, sarà intitolata a Luana D'Orazio, la giovane operaia (22 anni e mamma di un bimbo che all’epoca aveva solo 5 anni e mezzo) schiacciata dall’orditoio a cui era addetta, all’Orditura srl di via Garigliano a Montemurlo, il 3 maggio 2021. Il sindaco Simone Calamai ha ricevuto in questi giorni il decreto di autorizzazione della prefettura di Prato, che attraverso un iter istruttorio molto rapido ha autorizzato ufficialmente il Comune a procedere con l'intitolazione. Per legge bisogna attendere dieci anni dalla morte della persona a cui si vuole dedicare la strada, ma in alcuni casi eccezionali la prefettura può concedere l'autorizzazione all'intitolazione prima dei termini.

Il sindaco Calamai con i genitori di Luana
Il sindaco Calamai con i genitori di Luana

La notizia è stata accolta con soddisfazione anche dai genitori di Luana che, attraverso la nipote, Ilaria Colombraro, avevano fatto pervenire la richiesta d'intitolazione all'amministrazione comunale. Ora, dunque, il sindaco Calamai, in accordo con la famiglia D'Orazio, potrà programmare una data per procedere con la cerimonia d'intitolazione che vuole essere molto di più di un semplice momento dedicato alla memoria della giovane Luana. "Ringrazio sentitamente la prefetto La Iacona per questa autorizzazione che ci consentirà di programmare l'evento d'intitolazione - dice il primo cittadino di Montemurlo - Una strada per Luana è un monito contro tutte le morti sul lavoro. È un richiamo per tutti coloro che sono preposti alla sicurezza sui luoghi di lavoro, noi istituzioni in primis. Un invito a fare di più, a pretendere più controlli ed una normativa più stringente nonché una vera cultura della sicurezza".

Il sindaco prosegue ricordando la figura di Luana: "Era una ragazza solare, piena di sogni e speranze. Amava il suo bambino, la sua famiglia e la vita. Lavorava con dedizione per costruire un futuro per sé e per suo figlio, come tante giovani donne che ogni giorno si recano in fabbrica con la speranza di migliorare la propria condizione. È diventata, suo malgrado, un simbolo di quelle morti bianche che ogni anno spezzano oltre mille vite. Un esempio di donna che continua a vivere e a lottare attraverso l'impegno della madre Emma, perché altri genitori ed altri figli non debbano piangere la morte di un familiare sul lavoro".