"Subito una centralina per l’aria". E gli abitanti raccolgono le firme

Doppia petizione dei residenti e dei commercianti di via Vittorio Emanuele. Protesta anche per il doppio senso

"Subito una centralina per l’aria". E gli abitanti raccolgono le firme

"Subito una centralina per l’aria". E gli abitanti raccolgono le firme

Una centralina Arpat per monitorare l’inquinamento e lasciare il senso unico in via Vittorio Emanuele II. Due petizioni, con 50 firme ciascuna, entrambe sottoscritte da residenti e commercianti, sono state consegnate al sindaco Palandri e inviate alla Regione e Arpat riguardo alla questione dell’inquinamento da polveri sottili. Il gruppo dei promotori precisa che questa raccolta di firme è un’iniziativa apolitica, slegata da qualsiasi partito e nata dalle esigenze di vita e di lavoro degli abitanti.

"Le centraline – spiega la signora Mila, una delle promotrici – sono di competenza dell’Arpat e il Comune ha già interpellato l’ente ma senza ricevere risposta. A questo punto, vogliamo un monitoraggio dell’aria in via Vittorio Emanuele perché gli ultimi dati risalgono all’epoca della chiusura del ponte ed erano preoccupanti". In assenza di parcheggi, non ancora realizzati e di migliorie della viabilità, i residenti chiedono, con la seconda petizione, di mantenere il senso unico: "Tale richiesta è emersa – scrivono i firmatari nella lettera inviata anche all’assessore regionale alla mobilità Baccelli e alla Provincia di Prato – da considerazioni su salute e sicurezza dei cittadini". Alla protesta si uniscono i cittadini di via Pratese contrari al ritorno del doppio senso e allo smantellamento degli stalli di sosta lungo il muro delle Scuderie Medicee. Via Pratese, oltretutto, sul lato delle abitazioni non ha marciapiede e i pioli parapedonali non sono considerati sicuri. Il fronte del dissenso sui cambi di viabilità è ampio e agguerrito a Poggio, intanto l’amministrazione fornisce una risposta articolata sulle due questioni: "La centralina Arpat è in via Roma e pur capendo le richieste dei cittadini, tali dati devono essere rapportati a situazioni di inquinamento specifiche. Quanto al ripristino del doppio senso in via Vittorio Emanuele la richiesta è arrivata dalla Regione e dalla Provincia, rispettivamente, ente proprietario e gestore della strada.

La modifica alla circolazione doveva durare 11 mesi ed era frutto di un’ordinanza temporanea poi prorogata, per consentire i lavori sul ponte al Molino. Questo senso unico è in palese violazione al Codice della Strada e l’argomento è stato dibattuto anche nella Conferenza dei servizi dell’11 settembre 2023 con tutti gli enti preposti che hanno concordato il ripristino del doppio senso. L’istituzione del senso unico deriva da errori progettuali e in caso di sinistro stradale ci possono essere anche ripercussioni a livello assicurativo".

M. Serena Quercioli