
Suolo pubblico gratis per i locali Il Comune conferma l’esenzione Un’estate con dehors e tavolini
Suolo pubblico gratis per i gestori dei locali. In vista della bella stagione il Comune ha confermato l’esenzione dal pagamento del suolo pubblico per bar, ristoranti, pasticcerie e in generale per tutti gli esercizi di somministrazione. Per tutto il 2023, quindi, si potranno installare dehors, elementi di arredo urbano, attrezzature, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni su aree pubbliche senza pagare il canone. Basterà solo presentare richiesta alla Sori. L’unica differenza rispetto al passato è la procedura, che non sarà più semplificata.
Le attività che vorranno occupare gli spazi pubblici (come piazze, giardini, porzioni di strade) per poter installare le attrezzature dovranno presentare la richiesta alla Sori e non più al Suap del Comune come è avvenuto durante gli anni dell’emergenza pandemica.
"Il Comune continua ad essere vicino al mondo del commercio e della ristorazione – spiega il sindaco Simone Calamai – Per tutto il 2023 bar, ristoranti, chioschi potranno occupare porzioni dell’area pubblica senza pagare alcun canone all’amministrazione comunale. Speriamo che questa rappresenti una buona notizia in mezzo alle tante difficoltà che il commercio è costretto ad affrontare da tempo, dalla crisi economica fino all’esplosione delle bollette e passando, naturalmente, per gli anni della pandemia". Restano uguali al passato le regole per l’occupazione di suolo pubblico. Il posizionamento delle strutture può essere ammesso anche sul lato opposto della strada rispetto all’ubicazione dell’esercizio di somministrazione. Sarà possibile occupare fino a 200 metri quadri di suolo pubblico, mentre se si vuole occupare un parcheggio è concesso impiego di soli quattro stalli di sosta.
"Si tratta di una misura di sostegno che abbiamo adottato con la pandemia e che ora andiamo a rinnovare – spiega l’assessore al Suap, Alberto Vignoli – I duri mesi delle restrizioni ci hanno fatto apprezzare la possibilità di usufruire di spazi all’aperto". Fino al 31 dicembre dunque niente canone di occupazione per le attività di somministrazione.
Silvia Bini