REDAZIONE PRATO

"Mai intascate mazzette dai cinesi". Ispettrice Asl ‘libera’ dai domiciliari

La Tarantino interrogata davanti al gip Pallini e al pm Sangermano

Il colonnello Farruggio insieme ai sostituti procuratori Sangermano e Cosci (foto Attalmi)

Prato, 10 marzo 2016 - Cinque intese ore di interrogatorio, di domande e risposte davanti al gip Francesco Pallini e al sostituto procuratore Antonio Sangermano per Tatiana Tarantino, 40 anni ispettore dell’Asl a tempo determinato per il progetto regionale Lavoro sicuro, accusata di concorso in concussione insieme al collega Massimiliano Guarneri, 42 anni. Alla fine la donna, assistita dall’avvocato di fiducia Davide Pucci, è tornata ad essere libera. Il gip Pallini ha deciso di revocarle gli arresti domiciliari, misura restrittiva alla quale era sottoposta dal 29 febbraio scorso con braccialetto elettronico. Il provvedimento era scattato in seguito all’indagine condotta dalla guardia di finanza e coordinata dai sostituti procuratori Sangermano e Valentina Cosci.

Tarantino ha risposto alle domande del giudice Pallini e del pm Sangermano, raccontando la sua verità dei fatti. Stando all’indagine, infatti, l’ispettore impegnata nel progetto speciale regionale di controllo nelle confezioni cinesi, avrebbe intascato 500 euro in contanti dal titolare di una delle confezioni controllate. La Tarantino invece ha negato di aver preso la mazzetta da parte di imprenditori cinesi per evitare o ammorbidire controlli e sanzioni. L’ispettore della Asl si è detta del tutto estranea all’unica concussione contestatale, quella di 500 euro in contanti, appunto.

Un atteggiamento, quello della Tarantino, che è stato ritenuto collaborativo tanto che è stata la stessa procura con il pm Sangermano a chiedere la revoca degli arresti domiciliari con effetto immediato, fermo restando i gravi indizi di reato. A differenza del collega Guarneri, già nei guai a novembre scorso quando era stato indagato e sospeso dal servizio per aver chiesto soldi ad un imprenditore cinese che aveva registrato la conversazione poi presentata alla guardia di finanza, non si è avvalsa della facoltà di non rispondere.

La donna è scesa nel dettaglio delle intercettazioni, chiarendo la sua posizione e ribandendo la sua estraneità ai fatti contestati e di essere sempre stata all’oscuro di tutto. L’interrogatorio di ieri, a detta anche del legale Pucci, avrebbe fornito interessanti spunti investigativi sui quali la procura avvierà ulteriori indagini ed accertamenti.

Sara Bessi