REDAZIONE PRATO

"Tante altre aggressioni rimaste impunite"

I Sì Cobas: "Forse qualcosa sta cambiando". Biffoni: "Non c’è posto per chi lucra sul lavoro"

"Era il novembre 2018 quando avveniva la prima aggressione a colpi di mazze e coltelli a degli operai ’colpevoli’ di aver sciopero nel distretto contro lo sfruttamento. Sono dovuti passare quasi 5 anni e una lunga serie di altre aggressioni tutt’oggi rimaste impunite - su tutte quelle alla Gruccia e alla Texprint - per vedere qualche conseguenza nei confronti di imprenditori che rispondono alle rivendicazioni dei diritti con le bastonate". Questo il commento dei Sì Cobas, capeggiati da Luca Toscano (foto). "Qualcosa sta cambiando? Lo diremo quando la stessa risposta verrà data anche nei confronti degli sfruttatori della Texprint", concludono. Il sindaco Matteo Biffoni ha invece ringraziato la Procura e gli investigatori sottolineando come "non c’è posto a Prato per chi lucra sullo sfruttamento dei lavoratori facendo del lavoro un ricatto".