REDAZIONE PRATO

Tante olive, poco olio. Il clima stravolge i raccolti e incide sul prezzo finale: "Ma la qualità è eccellente"

La fotografia dell’annata 2024 tracciata dalle aziende di Montemurlo. Prezzi tra 17 e 19 euro. Gli agricoltori: "Ottimi produzione e sapore, la resa però è tra le più basse".

La fotografia dell’annata 2024 tracciata dalle aziende di Montemurlo. Prezzi tra 17 e 19 euro. Gli agricoltori: "Ottimi produzione e sapore, la resa però è tra le più basse".

La fotografia dell’annata 2024 tracciata dalle aziende di Montemurlo. Prezzi tra 17 e 19 euro. Gli agricoltori: "Ottimi produzione e sapore, la resa però è tra le più basse".

Piante cariche di frutti, qualità ottima, ma rese bassissime dal 7,5 al 9 per cento con punte anche del 5. Significa che su un raccolto di 200 quintali di olive, si arriva ad ottenere appena 16 quintali di olio. Talmente poco da non permettere, in alcuni casi, nemmeno di riprendere le spese. I produttori hanno cercato di mantenere i prezzi bloccati, ma l’olio di qualità toscano oscilla tra 17 e 19 euro al litro. Prezzo che può variare (al ribasso) in base alla quantità che se ne acquista. In sintesi è la fotografia dell’annata olearia 2024.

"Abbiamo avuto un agosto siccitoso e le olive sono andate in stress, poi, le continue piogge di settembre non hanno dato modo alle olive di partire con il processo di maturazione che avviene solitamente tra agosto e settembre", spiega Felice Curcetti, gestore del frantoio biologico di Rocca a Montemurlo e titolare della Felice Agricoltura. "Le olive che arrivano al frantoio di Rocca dalla collina montemurlese sono bellissime e sane, ma purtroppo avremo poco olio. Il prezzo lo stabiliamo a inizio stagione con le prime frangiture - spiega Curcetti -. Abbiamo iniziato a frangere lo scorso 28 settembre con una resa media del 7,30 per cento, quindi, le prospettive per ottobre e novembre quando si raggiungono le rese maggiori, ci sembravano ottime, visti anche gli olivi carichi di frutti. Purtroppo così non è stato, la resa è scesa drasticamente. Abbiamo continuato a raccogliere per alcuni giorni a inizio ottobre ma è tornata una pioggia insistente che ha fatto abbassare la resa al 6,5 fino ad arrivare ad un 5 per cento, un dato mai visto nella storia del nostro frantoio". Tra gli altri fattori di costo che pesano sul prezzo finale di un litro d’olio c’è quello da imputare ai raccoglitori, voce di spesa che è aumentata molto: oggi siamo a circa 75 euro più l’Iva al 22%: "Quindi raccogliere un quintale di olive costa più di 100 euro e se da un quintale escono solo 6 kg di olio, il conto è presto fatto. A noi interessa comunque tutelare i nostri clienti e le famiglie che fanno la scorta per tutto l’anno", conclude Curcetti. Nonostante questo i prezzi al frantoio di Rocca sono rimasti quelli di 2 anni fa: 17 euro per la stagna da 5 litri e 19 euro per la bottiglia da litro.

Buone notizie sulla qualità: il tipico aroma dell’olio toscanaccio doc, amaro e piccante, quest’anno è leggermente meno forte e più delicato, mantenendo però intatte le sue qualità organolettiche. "Le anomalie che rileviamo anche sulla produzione olearia sono ancora una volta gli effetti dei cambiamenti climatici - sottolinea il sindaco di Montemurlo Simone Calamai, che ha fatto visita al frantoio di Rocca -. Non si tratta di piccoli cali fisiologici nella produzione ma di riduzioni consistenti, mai registrati prima. È nostro dovere come istituzioni tutelare l’agricoltura e il nostro olio che rappresenta un’eccellenza per la salute e la tavola".

Olio di ottima qualità anche per l’azienda agricola Il Poggiolino gestita dalla famiglia Tissi: "Il raccolto è abbondante e le olive sono di ottima qualità, ma purtroppo rendono davvero poco - spiega Bruno Tissi che gestisce l’azienda insieme alla figlia Giulia -. Andiamo a frangere a Montecatini alto, e abbiamo cercato di mantenere il prezzo stabile a 18 euro come l’anno scorso. Per fortuna avendo più prodotti è possibile non alzare troppo il prezzo, ma un’azienda che produce solo olio con queste rese è in difficoltà. Abbiamo già molte prenotazioni, le persone oggi hanno abitudini diverse, preferiscono investire nella qualità, è la filosofia della nostra azienda da sempre".

Silvia Bini