Ringrazio le tantissime persone che hanno partecipato all’incontro nell’ex chiesino di San Giovanni per provare a costruire, insieme e dal basso, una vera alternativa al centrosinistra e al centrodestra. Tanti non si sentono rappresentati da un Pd a trazione grillina e da un centrodestra in mano alla coppia Meloni-Salvini ma, ancora di più, sono quei cittadini che non si sentono rappresenti da nessuno. A Prato potrebbe nascere un laboratorio politico di area libdem con un forte coinvolgimento della società civile, partendo da ciò che avrebbero dovuto fare Azione, Italia Viva e Più Europa dopo le scorse politiche ma che non hanno avuto la capacità di fare. Le primarie potrebbero essere quello strumento democratico in grado di garantire condivisione e trasparenza e ci aspettiamo una risposta chiara da tutti colori che vogliono farne parte perché da Febbraio inizieremo a costruire il programma da presentare agli elettori.
Il centrodestra ha avuto un sacco di anni per costruire una visione di città alternativa senza riuscirci, oltre a non aver saputo fare neanche una degna opposizione a chi ha governato. Oggi si ritrovano senza una classe dirigente pronta a guidare la città e se vogliono trovare persone spendibili, sono costrette a tornare indietro di quindici anni alla Giunta Cenni. Il centrosinistra in questi dieci anni si è trasformato in un ufficio di collocamento, piazzando amici e amiche in ogni posto possibile. Prato ha bisogno di persone competenti che possano rappresentare al meglio gli interessi dei cittadini, sia nell’amministrazione che nelle governance: mai più agronomi ad occuparsi di rifiuti. Inoltre, vorremo che si iniziasse a riflettere su un piano graduale di cessione delle quote del Comune di Prato in alcune partecipazioni che riteniamo superflue. I cittadini sono tutelati dal libero mercato, non dalla spartizione dei posti tra i partiti. Qui c’è un potente sistema clientelare che bisogna spezzare.
In questi anni sono stati buttati via molti soldi in operazioni immobiliari velleitarie come quelle al Macrolotto Zero, in rendering di opere mai realizzate o in progetti di vero e proprio green washing come Urban Jungle. Per non parlare delle mancate occasioni dei fondi Pnrr: potevano essere l’occasione giusta per cambiare il volto della città e invece sono diventate l’ennesima lista di operazioni davvero modeste. Bisogna intervenire immediatamente sulla viabilità cittadina che, in questi anni, è stata massacrata da scelte folli. Se Autolinee Toscane non è in grado di garantire un buon trasporto pubblico, perché non coinvolgiamo la Cap in quello che potrebbe diventare un esperimento regionale di trasporto ibrido pubblico/privato? Vogliamo un parcheggio sotto al futuro Parco Centrale, opera che permetterebbe di pedonalizzare il nostro centro storico, di farlo diventare come quello di Lucca. Di tante altre cose parleremo nelle prossime settimane. Oggi sono un marito ed un babbo che vive per la propria famiglia e per i propri genitori. Ho un lavoro che mi gratifica e che mi fa girare il mondo. La passione per la politica toglie tanto tempo, ma è praticamente ormai l’unico vizio che mi è rimasto.
Jonathan Targetti
Imprenditore e blogger