REDAZIONE PRATO

Tariffa pro capite: la rivoluzione dell’acqua "Risparmieranno soltanto i nuclei numerosi"

Secondo le proiezioni un nucleo di 2 persone pagherà 9 euro in più all’anno, uno di 4 risparmierà 50 euro. Attenti alle eccedenze

La riforma è di quelle epocali: anche a Prato e in Toscana le bollette dell’acqua si pagheranno in base alla tariffa pro capite, cioè differenziata in base al numero dei componenti di ogni nucleo familiare. Prima ogni utenza domestica, indipendentemente dalla sua numerosità, aveva a disposizione il medesimo quantitativo di acqua potabile in prima (quella a tariffa agevolata), seconda (tariffa base) e terza fascia (eccedenza). Adesso invece i quantitativi vengono modificati in base a quante persone vivono in una determinata abitazione. Questo significa che i nuclei composti da una o due persone pagheranno un po’ di più, quelli da tre vedranno una situazione quasi invariata, quelli più numerosi invece risparmieranno (in precedenza erano quelli più penalizzati).

La novità è stata introdotta dall’Autorità Idrica Toscana, recependo le indicazioni dell’Arera, l’autorità garante, e quindi il nuovo sistema di calcolo lo ritroveremo anche nelle prossime bollette di Publiacqua. Con un’ulteriore novità: l’Ait ha rivisto pure le tariffe da pagare al metro cubo di consumo. Qui il dibattito è aperto perché l’Autorità Idrica Toscana e i comitati raccontano versioni diametralmente opposte (nell’articolo in basso la posizione di Acqua Bene Comune). Secondo l’Ait una famiglia con un solo componente pagherà 9 euro in più all’anno, una di due persone vedrà un aumento di 12 euro, quella di tre persone spenderà sei euro in meno, quella di quattro assisterà a un taglio dei costi di 50 euro, e quella di cinque risparmierà 70 euro. E qui va fatta un’ulteriore precisazione. Il calcolo tiene conto solo del costo della tariffa, e non delle componenti nazionali presenti in bolletta, quelle quote fisse che servono per finanziare alcuni servizi pubblici. Questi ultimi oneri di sistema sono aumentati nel 2022 passando da 0,06 cent a 0,13 centesimi a metro cubo. Su un consumo annuo di 100 metri cubi, il rincaro è di 7 euro.

"A questa riforma noi ci possiamo solo adeguare", spiega Alessandro Mazzei, direttore generale dell’Autorità Idrica Toscana. "In linea di massima, si introduce un sistema tariffario più equo, che non va più a penalizzare le famiglie numerose che finivano per pagare di più anche se consumavano poca acqua. Certo, di fronte a questo adeguamento ci sarà chi pagherà un po’ di più e chi un po’ meno, e i primi effetti si vedranno già dalle prossime bollette dell’acqua".I cittadini, comunque, con il nuovo sistema di calcolo pro capite dovranno porre particolare attenzione ai consumi. Perché le eccedenze, cioè tutto quello che viene considerato superiore rispetto al consumo medio di acqua, si pagheranno a caro prezzo. Una famiglia di tre persone, ad esempio, pagherà i primi 55 metri cubi di consumo 0,66 euro al metro cubo (tariffa agevolata), da 56 a 125 metri cubi 1,33 euro al metro cubo (tariffa base), e le eccedenze (dai 125 metri cubi in poi) 3,99 euro al metro cubo.

Di fatto se si consuma oltre la media si pagherà l’acqua il triplo rispetto alla tariffa base (se ci si aggiunge pure tariffa di fognatura e di depurazione, allora l’acqua in eccedenza costerà 5,2 euro al metro cubo). Ma come si fa a capire se siamo a rischio eccedenza? La cosa più semplice è tenere d’occhio le bollette trimestre dopo trimestre. I campanelli d’allarme possono essere la presenza di un giardino da dovere irrigare costantemente. E poi bisogna fare molta attenzione al numero di lavatrici e lavastoviglie effettuate ogni giorno, così come l’uso dell’acqua in bagno.

Stefano De Biase