![Una operatrice di Alia Miltiutility l’azienda che si occupa della pulizia della città e del recupero rifiuti porta a porta Una operatrice di Alia Miltiutility l’azienda che si occupa della pulizia della città e del recupero rifiuti porta a porta](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/MjY2NDhmYjUtOWU3Ny00/0/tavola-presa-di-mira-tanti-i-precedenti.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Una operatrice di Alia Miltiutility l’azienda che si occupa della pulizia della città e del recupero rifiuti porta a porta
PRATOQuando la tecnologia va in aiuto del decoro. È il caso della app ideata da Alia Multiutility che ha debuttato a metà settebre. In cinque mesi sono già migliaia i cittadini che, telefonino alla mano, hanno scattato foto e chiesto l’intervento degli operatori dell’azienda dei rifiuti. Una rete di sentinelle e occhi in tutta la città che senza l’aiuto della tecnologia sarebbe stata impossibile da raggiungere. E i primi risultati sono più che incoraggianti: non solo per la diffusione che ha raggiunto la app, ma anche per le discariche che in poche ore dalla segnalazione sono state rimosse dalle strade. I numeri danno la misura dell’impegno: da metà settembre a oggi sono arrivate oltre 3000 segnalazioni di abbandoni di indifferenziati e ingombranti attraverso il servizio Prato Priority. Si tratta della app facilmente scaricabile su tutti i dispositivi Ios e Android. Circa 600 segnalazioni al giorni arrvate solo tramite app. Abbandoni di rifiuti spariti dalla vista e portati in discarica in un tempo record: le 3000 segnalazioni sono state gestite dagli operatori di Alia con un tempo medio di intervento di 2 ore e 45 minuti.
Super lavoro anche per il recupero dei sacchi neri: in meno di cinque mesi attraverso il servizio Prato Priority sono stati effettuati 387 interventi per il recupero di scarti tessili con tempo medio di recupero di 24 ore. Un lavoro eccezionale per cercare di gestire o quanto meno contenere un fenomeno odioso quanto illegale. Il tema delle discariche abusive è uno dei più sentiti dai cittadini: l’incuria e l’inciviltà sono capaci di restituire un’immagine degradata della città che adesso è possibile cobattere con uno strumento in più. Chiunque si imbatta in una situazione del genere può richiedere l’intervento degli operatori di Alia, che in meno di tre ore dalla segnalazione (48 ore per gli scarti tessili) avranno recuperato i rifiuti gettati in maniera illecita. I cittadini quindi sono già adesso e sono chiamati ad esserle sempre di più, parte attiva nel decoro della città e nella lotta all’illegalità. Un fenomeno che ha un costo sociale: 20 milioni l’anno per tutti i tettori gestiti da Alia che ricadono sulle tasche dei contribuenti onesti. Solo nel territorio partese mediamente ogni anno vengono recuperate e porate negli impianti di produzione energetica, dalle 100 alle 150 tonnellate di scarti tessili. Si tratta mediamente di due mila sacchi che invece di seguire i canali di smaltimento leciti finiscono nell’ambiente. Un’enormità di rifiuti gettati in strade e giardini che ora può essere arginata anche con l’aiuto di tutti e soprattutto della tecnologia. L’invito di Alia Multiutility è quello di scaricare la app e utilizzarla sempre più.
I furbetti delle discariche avranno così vita sempre più difficile perché ad ogni segnalazione - e comunque dove possibile - seguiranno delle indagini per risalire a chi ha commesso il gesto incivile, che nel caso degli scarti tessili è anche un reato punibile con una sanzione fino a 10mila euro. Per quanrto riguarda l’ultima discarica di dieci sacchi neri gettati in modo sciagurato nei fossetti di scolo in via Casale a Fatticci nela zona di Prato Ovest segnalati a Alia Multiutility da cittadini e Comune sono stati recuperati il 7 febbraio e l’11 febbraio con due interventi distinti. Oltre alla tecnologia restano comunque in campo i servizi di controllo del territorio come l’uso delle fototrappole: cinque in totale quella nella disponibilità dell’azienda monitorate dalla polizia municipale e pizzate a rotazione nei punti sensibili della città.
Silvia Bini