Nell’ambito del progetto Il 2024 a Prato, la Festa del Teatro italiano con cui la Fondazione Teatro Metastasio festeggia gli anniversari per i 60 anni dalla riapertura del Metastasio e i 50 anni dall’apertura del Teatro Fabbricone, dal 9 al 27 ottobre presso il Museo di Palazzo Pretorio sarà allestita la mostra "Giuliano Scabia: teatro di poesia negli spazi degli scontri" (aperta dalle 10.30 alle 18.30, con ultimo ingresso alle 18, tutti i giorni tranne il martedì. Ingresso gratuito).
Curata da Andrea Mancini e Massimo Marino, realizzata in collaborazione con la Fondazione Giuliano Scabia, con il contributo di Publiacqua e il sostegno del Museo del Palazzo Pretorio, la mostra documenta il cammino artistico di Giuliano Scabia (1935-2021), che è stato poeta, narratore, affabulatore. Ma è stato soprattutto grande sperimentatore di un teatro impregnato della poesia della vita, della vita trasferita in poesia e in azione scenica, in esplorazione, in confronto con gli uomini e con la natura. Il suo teatro negli anni Sessanta e Settanta rifletteva gli scontri dei tempi, cercando di essere test del presente, indagine in azione. Negli anni Ottanta quel teatro è diventato sempre di più immaginoso dialogo con la natura e con gli animali, con la parte animale di noi esseri umani; si è manifestato in spettacoli itineranti, in camminate teatrali che guardavano l’ambiente, incontaminato o travolto dagli interventi umani, con l’occhio della poesia, della narrazione, del teatro.
La mostra racconta le magnifiche invenzioni di Scabia: teatro scritto con gli attori (Zip, 1965), teatro test (Scontri generali e altre pièce), teatro vagante (Commedia armoniosa del cielo e dell’inferno, Fantastica visione, Il Gorilla Quadrumàno, La Vera storia di Mira e altro), teatro con bosco e animali, narrazioni teatrali nella natura o in luoghi di incontro umano e molte diverse invenzioni.
È un percorso nell’immaginazione, una proposta per il teatro come utopia capace di dare nuovi nutrimenti alla vita, una ventata di aria fresca. Nei giorni dell’inaugurazione e della chiusura dell’esposizione saranno rappresentate alcune azioni ispirate al mondo di Giuliano Scabia, a cura di I Sacchi di Sabbia, Antonio Utili, Teatrino Giullare.