REDAZIONE PRATO

Tenta di violentare donna incinta. Le strappa i pantaloni e la picchia. Pensionato finisce ai domiciliari

Il settantenne è stato arrestato per violenza sessuale. La vittima lo ha riconosciuto. Ma lui nega tutto

Tenta di violentare donna incinta. Le strappa i pantaloni e la picchia. Pensionato finisce ai domiciliari

Aggredita in strada, presa a cazzotti e molestata sessualmente in pieno centro a Prato. Il tutto aggravato dal fatto che la vittima, una donna di 35 anni, è in stato interessante, al quinto mese di gravidanza. Il brutto episodio è avvenuto un mese fa a Prato. L’aggressore, un pensionato di 70 anni, è agli arresti domiciliari per violenza sessuale aggravata . A incastrarlo è stata la stessa vittima che ha avuto la prontezza di riflessi di prendere il numero di targa del furgone su cui il molestatore è scappato e che ha fornito agli inquirenti una descrizione precisa del suo aguzzino. La Procura ha chiesto la misura cautelare, concessa dal gip. L’anziano è già stato sottoposto all’interrogatorio di garanzia durante il quale ha sostenuto di non essere stato lui ad aggredire la donna. Ha negato tutto nonostante l’evidenza delle prove raccolte dagli investigatori.

Secondo quanto riferito, la donna stava passeggiando in strada da sola. L’anziano l’ha vista, ha fermato il furgone su cui stava viaggiando ed è sceso. L’ha aggredita alle spalle e l’ha immobilizzata non curante dell’evidente stato di gravidanza della vittima. Ha cominciato a toccarla nelle parti intime fino a strapparle i pantaloni. La donna è riuscita a divincolarsi e a gridare chiedendo aiuto. L’aggressore ha provato a fermarla tirandole due cazzotti. Un passante ha visto la scena ed è corso verso di lei per aiutarla. Il pensionato, messo alle strette, è risalito sul furgone ed è fuggito.

La donna, nonostante lo stato di shock, ha avuto la prontezza di riflessi di prendere il numero di targa del furgone. E’ stata soccorsa dal passante che ha chiamato un’ambulanza. La vittima è stata portata al pronto soccorso per accertamenti ed è stata refertata. Subito ha sporto denuncia. Agli inquirenti ha fornito l’identikit del suo aggressore e la targa, oltre ai pantaloni strappati.

Il passante è stato sentito come testimone: non ha visto l’uomo in faccia e non ha potuto confermare la descrizione ma ha visto con chiarezza tutta la scena tanto da intervenire appena resosi conto di quello che stava accadendo. In poco tempo gli investigatori sono risaliti all’identità dell’anziano che effettivamente ha nelle sue disponibilità il furgone sul quale il molestatore è scappato.

La Procura ha trattato il caso con la massima urgenza, vista l’alta attenzione che sui casi di violenze di genere e visto anche il fatto che la donna che ha subito violenza è incinta di cinque mesi. La vittima ha riconosciuto con assoluta certezza il suo aguzzino. Il gip non ha esitato a disporre la misura cautelare degli arresti domiciliari viste anche le prove raccolte dagli investigatori.

Che cosa gli sia passato in testa e che cosa volesse fare alla donna è tutto da chiarire. Per il momento l’indagato si è limitato a negare l’episodio. Nonostante lo shock, le condizioni di salute della vittima sono buone.

Laura Natoli