CLAUDIA IOZZELLI
Cronaca

Terremoto, notte di paura in Val di Bisenzio: "Ho dormito in macchina"

Epicentro ancora una volta in Mugello, sciame sismico anche in vallata. I racconti sui social: molti sono usciti di casa preparando valigie per fuggire

Prato, 28 aprile 2024 – Tanta paura ma per fortuna nessun danno in Val di Bisenzio per lo sciame sismico che si è verificato nella nottata fra venerdì e sabato che ha avuto vari epicentri a Barberino del Mugello (le scosse più forti hanno fatto registrare una magnitudo di 3 e 3.1). Il sisma è stato avvertito in particolar modo nel territorio di Vernio, da Montepiano a Terrigoli, ma anche a Cantagallo e Vaiano, e le ore della notte non sono state affatto tranquille, con tante persone che hanno preferito trascorrere la nottata in auto o che si sono organizzate per una fuga immediata, con tutto il necessario per una partenza al volo lasciato in giardino fino alla mattina di ieri, quando le scosse di terremoto si sono susseguite a distanza ravvicinata, ma con lieve intensità finendo per essere quasi impercettibili.

Marco Morelli, Fondazione Prato ricerche
Marco Morelli, Fondazione Prato ricerche

"È stata una lunga notte per i cittadini della zona di Barberino di Mugello e Val di Bisenzio – ha scritto ieri mattina il governatore, Eugenio Giani, che già nella nottata aveva dato notizia delle scosse sulla sua pagina Facebook –.Tanta paura a causa dello sciame sismico con oltre 120 scosse, la più alta di magnitudo 3.1, e il ricordo del terribile terremoto del 2019 ancora vivo. Dalle verifiche svolte non si segnalano comunque danni o criticità. Continuiamo il monitoraggio con il sistema di protezione civile e ringrazio tutte le persone che hanno offerto assistenza nella notte".

Una paura accresciuta dal ricordo della nottata che fece molti danni a Barberino: infatti in Val di Bisenzio gli abitanti questa volta, come allora, hanno pensato bene di mettersi ai ripari. I vari epicentri si sono dislocati nell’area della Città Metropolitana di Firenze, come si evince dalla mappa pubblicata sul sito dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Istituto che ha però riportato nella lista collegata anche un epicentro a Vernio (mentre in realtà era nella stessa area degli altri, quindi a Barberino) per la scossa avvenuta 39 minuti dopo la mezzanotte, una delle più forti avvertite. La presenza di Vernio nell’elenco ha fatto intimorire ancor più la popolazione, che si è riversata sui social per commentare ed esprimere le proprie angosce. L’allerta su Facebook è arrivata anche dai tre Comuni: i tre sindaci hanno passato una nottata insonne per comunicare ai cittadini i vari aggiornamenti.

"Si è trattato di scosse relative a uno sciame sismico – spiega Marco Morelli, che, dentro al Parsec, di cui è presidente, ha l’Istituto Geofisico Toscano che con i propri strumenti registra per conto dell’Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia tutti i movimenti delle nostre zone – ovvero una sequenza di scosse e scossette che possono restare tali o che possono essere premonitrici di una scossa più importante. Lo sciame sismico può durare anche diversi giorni. Conoscendo però la zona, che è la stessa del terremoto del 2019, e i dati storici, non si sono verificati grossi eventi negli ultimi 150 anni, quindi si potrebbe pensare che anche stavolta sia lo stesso".