PRATO
Cronaca

Terzo positivo a Comeana: come un incubo

Dopo i due pazienti di mercoledì, ancora un caso di ritorno nella Rsa simbolo della battaglia al virus. L’esperto: "Malattia lenta a risolversi"

di Sara Bessi

E’ un vero ripiombare nell’incubo per la rsa "Casa accoglienza anziani" di Comeana, che da lunedì aveva riaperto le porte a parenti e amici e che ora si trova di nuovo con alcuni ospiti positivi al Covid-19: erano due mercoledì, ai quali ieri s’è aggiunto un terzo. I tre anziani vengono definiti "positivi di ritorno", perché dopo avere superato l’infezione ed essere risultati negativi al doppio tampone e quindi dimessi dalla struttura "La Melograna", sono di nuovo risultati positivi in occasione dell’ultimo controllo. Un fulmine a ciel sereno. "Siamo sotto choc", commenta Paola Lombardi, direttrice della struttura di Comeana.

"Tutti e tre i pazienti, che non presentano sintomi, sono nel frattempo stati trasferiti all’ex rsa di Narnali. Dai test sierologici, che eseguiamo regolarmente, erano risultati 22 positivi su 28. Quindi sono stati fatti i tamponi e questi sono i risultati". Fortunatamente nessuno degli operatori ha contratto l’infezione: "Abbiamo adottato un protocollo molto stringente, ci avviciniamo agli ospiti come se ci trovassimo in un reparto di malattie infettive", aggiunge Lombardi. "Lavoriamo nel massimo della sicurezza. Per questo c’è necessità di eseguire controlli a cadenza precisa. Possiamo dire di essere esasperati". La rsa adesso è stata di nuovo messa in quarantena. Edoardo Prestanti, sindaco di Carmignano, segue da vicino quanto sta accadendo a Comeana. "Mi sono confrontato con la dirigente Asl Susanna Ricci – spiega – la quale ha chiarito che non si tratta di nuovi positivi, bensì di persone che erano già state positive al virus, poi risultate negative ai due tamponi di rito nelle scorse settimane e che presentano uno strascico della malattia. Adesso la rsa è in quarantena e gli ospiti risultati positivi sono stati trasferiti nella struttura dedicata al Covid, in attesa di un nuovo tampone che avverrà dopo i giorni di quarantena". Il primo cittadino parte dalla considerazione che "le nostre strutture sono tenute sotto stretto controllo per garantire la massima sicurezza alla città, ma le misure di sicurezza non possono essere limitate dentro le mura delle case di riposo. Il fatto che la malattia possa ripresentarsi anche dopo due tamponi negativi deve ricordarci che non possiamo abbassare la guardia". E lancia un appello ad usare "le mascherine e tutte le precauzioni, così come l’uso massivo dei test sierologici". Per Prestanti si tratta di azioni fondamentali per prevenire una nuova ondata di contagi: "Da parte nostra saremo intransigenti nei controlli, perché la tutela della sanità pubblica resta una priorità". "Quella da Covid-19 è una malattia che spesso presenta una evoluzione lenta e come insegna il caso di Comeana può accadere che il virus in alcuni pazienti possa riemergere in vie aeree superiori, ma con una forza ormai ridotta", commenta Renzo Berti, direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Asl Toscana Centro. "Ce lo insegna la letteratura sanitaria che abbiamo in proposito". Per una questione di prudenza, i tre ospiti malati, poi guariti certificati con doppio tampone e adesso di nuovo positivi al coronavirus, sono stati trasferiti nella struttura della Melagrana a Narnali.

"Abbiamo altri casi simili - prosegue Berti - a Firenze, in una rsa di Firenze Nord Ovest e in una rsa di Empoli. Il tempo medio per negativizzarsi è di circa 40 giorni, ma ci siamo resi conto che questa malattia può avere evoluzioni diverse. Non tutti i pazienti rispondono alla stessa maniera e l’infezione è lenta a risolversi. Si tratta, però, di casi in cui la contagiosità è ridotta o può essere anche assente. Per prudenza è comunque bene procedere separando i soggetti positivi da quelli negativi ai test. Intanto per le rsa, soprattutto per quelle dove ci sono stati problemi, abbiamo una task force che insieme ai gestori delle strutture ha stabilito un controllo periodico degli anziani con test sierologici".