Ripartire e lavorare a testa bassa. Deve essere questo il mantra in questo momento di estrema difficoltà per il Prato. I lanieri hanno alle spalle due sconfitte consecutive. Ma se la prima a Sasso Marconi era stata decisamente meritata, quella di domenica scorsa al Lungobisenzio nel derby toscano contro il Tuttocuoio ha avuto un altro sapore. I biancazzurri hanno mostrato più voglia e determinazione, ma sono capitolati lo stesso, quando in pieno recupero Massaro ha gonfiato la rete, beffando Fantoni. Sembrava una partita destinata allo 0-0, perché nessuna delle due contendenti aveva avuto un dominio tale da legittimare il successo, eppure il Prato ha perso lo stesso. Causa anche un pizzico di sfortuna, perché di certo la dea bendata in questo avvio di campionato (fatta eccezione per l’esordio a Ravenna) non ha sorriso ai ragazzi di mister Maurizio Ridolfi. Ridolfi che non ha tuttavia cercato scuse nel post gara, assumendosi la responsabilità di questo andamento negativo.
In tribuna, più di un tifoso ne ha chiesto a gran voce l’esonero, ma la società del presidente Stefano Commini continua ad essere ferma sulla propria posizione: il tecnico per il momento non si tocca.
Fondamentale però diventa adesso fare punti. Poco importa se di fronte domenica ci sarà il Piacenza, sulla carta una delle compagini più attrezzate del girone D di serie D.
I biancorossi per ora non hanno impressionato particolarmente, ottenendo 8 punti, frutto di due successi, altrettanti pareggi (gli ultimi due consecutivi) e un ko. La truppa emiliana è settima, a pari punti con la Pistoiese, che Remedi e soci sfideranno la domenica successiva. Un tour de force a dir poco decisivo.
Francesco Bocchini