I tigli di via Firenze, il progetto che divide: scatta il sit-in di protesta nel giorno di inizio lavori

Prato, la riqualificazione della strada è stata a lungo attesa dai residenti. Al via i lavori che comporteranno il taglio di 46 alberi. "Il marciapiede ormai è distrutto". Ma l’Osservatorio ambientale protesta

Uno dei cartelli apparsi sugli alberi

Uno dei cartelli apparsi sugli alberi

Prato, 25 agosto 2024 – Nonostante le proteste dell’Osservatorio Ambientale per il taglio di 46 grandi tigli – con tanto di esposto in procura presentato dall’associazione Atto Primo – l’amministrazione comunale tira dritto per dare concretezza al progetto di riqualificazione di via Firenze, progetto al centro di un percorso partecipativo e di cui si parla ormai da quasi quattro anni. I lavori (che inevitabilmente si tireranno dietro una serie di disagi per il traffico cittadino) scatteranno domani. E per la stessa giornata è annunciato, alle 8, all’angolo con via Poggio Castiglioni, il sit-in dell’Osservatorio Ambientale di Prato: "Questa operazione rappresenta un atto di vandalismo contro l’ambiente. La sistemazione delle pertinenze stradali con un marciapiede omogeneo di fronte alle abitazioni è infatti possibile anche salvaguardando il patrimonio arboreo", tuona l’Osservatorio ambientale. Insomma: più manutenzione, meno deforestazione. Lungo la via, nel frattempo, sui tronchi dei grandi tigli sono apparsi cartelli di protesta: "Chi abbatte alberi, taglia il futuro!".

Il tema sta a cuore a molti pratesi, che hanno scritto anche a La Nazione per esprimere il loro secco no all’abbattimento. "Le case a ridosso del filare di tigli sono perlopiù della tipologia terratetto unifamiliare, in qualche caso bifamiliari, quasi tutte hanno sul lato strada una parte lastricata che arriva praticamente all’asfalto. Dai progetti del Comune – osservano due lettori, Valeria Franchi e Andrea Coveri– si evince che gran parte di questi lastricati sono in realtà sul suolo pubblico visto che i progetti andranno a recuperare lì (e solo lì) lo spazio per il marciapiede. La sostituzione degli alberi e la loro diversa distribuzione servirà soltanto a rendere più omogeneo lo spazio per il parcheggio che adesso viene usato in modo del tutto irregolare". Insistono poi sulla "mancata manutenzione del verde", come anche Marco Monzali (Verdi per Prato): "Se proprio alcune piante potevano dare fastidio perché non si è pensato a interventi mirati? E mi stupisce che la sinistra, pur rappresentata da un consigliere eletto in alleanza di sinistra, non abbia aperto bocca, quantomeno per porre il problema...".

Ma per molti residenti quello che scatta domani è un intervento atteso. "Vivo in via Firenze da trent’anni e dico che quest’opera è necessaria – ha detto Alessandro Bucca, un residente, a La Nazione – da anni camminare qui significa schivare le radici che spuntano dal marciapiede. C’è poi qualche residente che si trova le fronde degli alberi praticamente in casa, dalla finestra". C’è anche chi si è trovato le pareti di casa piene di muffa, a causa dell’umidità: "Così non si può più andare avanti. Se è vero poi che al termine del lavoro verranno comunque piantati alberi più contenuti, penso a maggior ragione che si tratti di una soluzione accettabile", la voce di un’altra abitante della via, Claudia Pitocchi.