Torna la paura in valbisenzio . Case e strade di nuovo allagate: "Fiume" nel parcheggio Beste

Il paese di Chiusoli ancora invaso da acqua e detriti. Via ai lavori per portare in superficie il fosso tombato. A Usella il Cambiaticcio rompe l’argine: momenti di apprensione per la fabbrica già colpita due volte.

"Questa è la situazione di Migliana, è successo ancora. Siamo alla disperazione". La voce è rotta dal pianto, nel video diffuso ieri sui social si vede un fiume di acqua mista a fango che inonda case e terreni di Chiusoli, un borgo del comune di Cantagallo. E non è tutto. Paura di nuovo anche per la Beste: il torrente Cambiaticcio che scorre proprio sul retro della fabbrica ha rotto l’argine. L’acqua è iniziata ad uscire copiosa gettando in allarme quanti ieri erano a lavoro. Immediata la chiamata al Comune e ad una azienda specializzata che è in zona per effettuare lavori. La falla nell’argine è stata riparata e in poco più di un’ora l’acqua ha smesso di fuoriuscire.

Il danno è stato contenuto, si è allagato soltanto il parcheggio, ma la paura per poche ore di pioggia è tornata ad essere tanta. Dopo un mese e mezzo dal 2 novembre, ieri è accaduto ancora. Le ultime ore di pioggia hanno fatto nuovamente finire il borgo sott’acqua e messo in pericolo aziende come Beste, provocando disperazione tra i cittadini già pesantemente colpiti. Vedere ancora immagini di devastazione è troppo.

Sul posto, in soccorso dei residenti, è arrivato nell’immediato il sindaco Guglielmo Bongiorno con una squadra dei carabinieri e dei vigili del fuoco. Oltre alla rottura dell’argine la causa di questa nuova ondata di piena nel paese è da attribuire ad un fosso interrato, che non ha retto alla pressione di acqua e detriti portati dalle piogge di ieri. I detriti all’interno del fosso hanno fatto ostruzione e questo ha causato l’allagamento di strade e case: il fosso è come esploso sotto la pressione dell’acqua.

A Chiusoli stava già lavorando una ditta per le opere di somma urgenza. Per risolvere temporaneamente il problema parte del fosso è stata aperta in modo da permettere il deflusso regolare delle acque, in attesa di un intervento definitivo che già stato pianificato.

Il problema dei fossi tombati emerso con prepotenza dopo il 2 novembre, non è di facile soluzione. I corsi d’acqua interrati vanno portati in superficie e scoperti: si tratta di lavori importanti anche perché spesso coinvolgono più proprietà private. Ma a Chiusoli non c’è altra soluzione. Già dopo l’alluvione di inizio novembre il fosso era stato liberato, ma oggi ha nuovamente causato problemi. Della situazione si sta interessando il Genio civile con il Comune. Come lavori di somma urgenza la ditta che da giorni sta lavorando nella frazione ha scoperchiato una parte del fosso in modo da far incanalare l’acqua in modo corretto. Un intervento però provvisorio, per i prossimi giorni è già stato affidato l’incarico per rimuovere l’intera copertura del fosso.

Silvia Bini