Marilena Chiti
Cronaca

“Io parlo con il dito” nei locali. Arriva la tovaglietta amica che rende i ristoranti inclusivi

Sbarca a Prato l’idea, nata a Milano, che aiuterà le persone affette da disturbi del linguaggio. Il progetto di Fipe-Confcommercio con l’associazione di promozione sociale ClinicaMente

La tovaglietta amica lanciata da Confcommercio è uno strumento a disposizione di pizzerie, ristoranti e bar per accogliere bambini e adulti con disabilità comunicative del linguaggio, sia permanenti che temporanee

La tovaglietta amica lanciata da Confcommercio è uno strumento a disposizione di pizzerie, ristoranti e bar per accogliere bambini e adulti con disabilità comunicative del linguaggio, sia permanenti che temporanee

Prato, 5 dicembre 2024 – “Io parlo con il dito” è il progetto che racconta la tovaglietta amica ideata dall’associazione di promozione sociale ClinicaMente, nata da dieci anni per volontà di un gruppo di psicologi- psicoterapeuti del dipartimento di salute mentale dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano. A lanciarla Confcommercio con il Gruppo donne imprenditrici di Fipe- Federazione italiana pubblici esercizi.

E’ una tovaglietta in carta riciclata su cui sono disegnati alcuni simboli che rappresentano utensili, forchetta, coltello, ma anche il bagno, oltre a facce che esprimono piacere o bisogno di aiuto. Uno strumento a disposizione di pizzerie, ristoranti e bar per accogliere bambini e adulti con disabilità comunicative del linguaggio, sia permanenti che temporanee. Ma potrà essere utilizzata anche nelle mense scolastiche e nelle comunità. Basterà porre il dito su uno dei simboli per interagire con gli esercenti e non sentirsi esclusi dai luoghi vocati alla socializzazione.

L’esperienza decollata a Milano, poi, a Roma e a Vercelli approda ora anche in città ed è stata presentata ieri nella sede di Prato di Confcommercio. In collegamento on line Elisabetta Ciaccia, presidente di ClinicaMente ha spiegato che la tovaglietta si ispira ai princìpi della comunicazione aumentativa alternativa, un’area della pratica clinica rivolta a chi presenta disabilità del linguaggio verbale. Valentina Picca Bianchi, presidente del gruppo donne imprenditrici Fipe ha valorizzato l’iniziativa: “E’ un progetto che testimonia un abbraccio verso chi trova ostacoli nella comunicazione, senza escludere nessuno. Piccoli gesti per abbattere grandi barriere”.

Nella sede pratese di Confcommercio Simona Marinai, consigliera nazionale del gruppo donne di Fipe e responsabile interprovinciale, ha sottolineato che “aderire al progetto è manifestare la volontà degli esercenti di contribuire a fare stare ognuno a proprio agio nei locali, senza sentirsi in difficoltà”.

L’assessore alle politiche sociali del comune di Prato, Sandro Malucchi ha apprezzato come la comunicazione aumentativa “sia un arricchimento, capace di fare stare serene le persone nei luoghi dove ci si riunisce per lavoro, per stare con gli altri, per festeggiare”.