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Traffico internazionale di cocaina. Maxi condanna si riduce a 11 mesi

Il tribunale di Firenze ha inflitto 10 anni. L’Appello cancella la sentenza per "incompetenza territoriale"

Traffico internazionale di cocaina. Maxi condanna si riduce a 11 mesi

E’ passato da una condanna a dieci anni per spaccio internazionale di droga, a una decisamente più lieve, 11 mesi. La battaglia per la competenza territoriale del processo ha premiato un albanese di 49 anni, Muca Aben, difeso dall’avvocato Stefano Camerini, che ieri si è visto praticamente azzerare la pensante condanna inflitta in primo grado dal tribunale di Firenze nell’ambito dell’inchiesta della Dda, "Car sharing", su un traffico di droga. Molti degli episodi di spaccio sarebbero avvenuti in un residence al confine fra Prato e Campi Bisenzio tanto da creare confusione sulla competenza territoriale del tribunale. Aben era stato arrestato insieme ad altre sei persone che hanno scelto riti alternativi chiudendo la loro posizione con condanne fra i 4 e i 6 anni. Aben ha scelto il rito ordinario: in primo grado a Firenze ha ricevuto la stangata ma poi la Corte di Appello ha cancellato la sentenza accogliendo l’obiezione dell’avvocato Camerini che ha puntato sulla competenza territoriale. Ieri il tribunale di Prato ha condannato l’uomo a 11 mesi per undici episodi fra detenzione e spaccio. L’uomo ha alle spalle un’altra condanna a cinque anni per altri episodi.

La vicenda risale al 2020, quando una maxi operazione dei carabinieri di Firenze, coordinata dalla procura distrettuale antimafia, portò a smantellare una banda criminale dedita al traffico di cocaina proveniente dall’Olanda che aveva come base operativa Prato. I carabinieri di Borgo San Lorenzo, con la collaborazione dei militari di Prato, Casalmaggiore (Cremona) e della polizia albanese, eseguirono un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di sette indagati accusati di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. I trafficanti, tutti albanesi, agivano soprattutto a Prato, dove erano in grado di smerciare decine di chili di cocaina, prevalentemente all’ingrosso. Nel corso dell’operazione furono sequestrati circa 20 chili di stupefacente, denaro contante per oltre 30.000 euro e due pistole di provenienza illecita. L’attività degli albanesi ruotava attorno a un residence a Prato.

Laura Natoli