PRATO
Con le scuole aperte il traffico aumenta a seconda delle zone fra il 20 e il 40%. Una percentuale che potrebbe essere sensibilmente abbattuta promuovendo buone pratiche tra gli studenti. È quanto sta alla base del progetto ’Demos’, didattica inclusiva e mobilità sostenibile, promosso dal Comune e che ha coinvolto circa 200 alunni di sei istituti superiori (Buzzi, Livi, Cicognini, Conservatorio San Niccolò, Cicognini-Rodari, Da Vinci e Dagomari) al termine del quale hanno redatto un manifesto come decalogo della mobilità sostenibile. ll percorso del masterplan, realizzato con la collaborazione del Comune e di Simurg Ricerche, ha visto i ragazzi di diverse classi misurarsi in laboratori partecipativi con l’obiettivo di analizzare le diverse modalità utilizzate per recarsi a scuola e per riflettere sui relativi impatti di natura ambientale, economica e sociale che gli stessi spostamenti producono.
"Prima del Covid insieme ad alcuni amici andavamo a scuola a piedi, poi abbiamo smesso", dice Giovanni Castellani. La compagna di classe, Giulia Grassi, ammette invece di andare sempre in auto mentre Laura Krstovic del Dagomari preferisce recarsi a scuola in autobus quando fa più freddo o piove, altrimenti a piedi. "Di solito vado insieme a mia sorella, ma non mi dispiace nemmeno andare da sola. Metto le cuffie e ascolto la musica e devo ammettere che quando arrivo in classe mi sento bene dopo una passeggiata", dice la studentessa che ha partecipato alla redazione del manifesto.
Durante il periodo di approfondimento iniziato ad ottobre 2021 sono stati effettuati questionari e sono state analizzate anche graficamente le residenze dell’utenza scolastica rispetto ai plessi scolastici. I risultati che emergono dai dati mostrano in modo significativo come una quota importante di studenti, intorno al 65%, abiti a una distanza spesso inferiore ai 10-15 minuti, da percorrere a piedi o in bicicletta. Una buona pratica ancora sotto utilizzata. Per questo il Comune ha proposto alle scuole di premiare gli studenti che adotteranno comportamenti virtuosi con crediti formativi.
"L’obiettivo fondamentale che ci si è proposti prima di elaborare il manifesto era quello di osservare i dati oggettivi nel campo della mobilità scolastica", commenta l’assessora alla Mobilità Flora Leoni. "Il fatto che dai dati elaborati emerga che oltre il 60% degli studenti abiti in un raggio compreso tra i 500 metri e i 5 chilometri dalla scuola che frequentano ci offre un concreto punto di partenza: è possibile maturare una vocazione ambientale". Tra i numerosi spunti emergesi dai ragazzi, i più significativi sono stati raccolti in un vero e proprio manifesto della mobilità sostenibile casa-scuola che non solo formula tre semplici regole - ’Entro 1 km vai a piedi’, ’Entro 3 km usa la bici’; ’Più lontano usa l’autobus o il treno’ - ma chiarisce le ragioni per cui è importante occuparsi del tema della sostenibilità.
Silvia Bini