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Tram con sei fermate dal Pecci a Peretola

Il piano è fra le priorità di Giani per Prato: "Al nuovo assessore ai trasporti darò il compito di fare uno studio di fattibilità"

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di Sara Bessi

PRATO

Dovranno essere sei le fermate sul tragitto che da Peretola porterà pendolari e visitatori fino all’ultimo stop previsto vicino al museo Pecci. E il mezzo da mettere su rotaia dovrebbe essere un treno veloce, una sorta di metro tramvia, in grado di collegare con rapidità l’area più popolata della Toscana. Sono queste almeno a grandi linee le caratteristiche che il neo eletto presidente regionale Eugenio Giani ha in mente per il progetto che intende da subito mettere allo studio per Prato. "E’ un’idea progettuale alla quale tengo molto - afferma il governatore Giani, indaffarato adesso nella composizione della giunta - E’ un intervento che ritengo importante non solo per attivare un collegamento pubblico, ma anche per guardare in prospettiva il trasporto pubblico con il sistema delle tramvie. In prospettiva, si potrebbe pensare che la metro navetta o tramvia veloce Peretola- Pecci potrebbe aprire la strada a realizzare anche a Prato una tramvia come a Firenze".

Per la tratta Peretola-Pecci, Giani pensa al primo passo. "Si deve fare uno studio di fattibilità appena si insedia la giunta. Chiederò di seguire tale progetto di fattibilità all’assessore competente - aggiunge Giani - E’ un intervento in cui credo molto perché ha le caratteristiche di un intervento di mobilità sostenibile. Il che ci potrebbe permettere di attingere al Recovery fund".

Oltre alle sei fermate ipotizzate, ci sarà da stabilire quali mezzi utilizzare da utilizzare per una tramvia che potrebbe viaggiare ad una velocità diversa e superiore rispetto a quella già in funzione in città. "Questa linea svolgerà una funzione significativa per una Piana dove sono cresciuti negli ultimi trent’anni tanti insediamenti urbanistici e commerciali - conclude Giani - senza che ci sia mai stata una programmazione intercomunale per alleggerire il traffico".

Non resta che attendere la nomina degli assessori della nuova giunta regionale ed in particolare di colui o colei che dovrà gestire la mobilità. E per Prato si potrà aprire un nuovo capitolo sul versante trasporti, che potrebbe significare altre opportunità sia per i pendolari che per i turisti nel segno della sostenibilità ambientale.