
Alcune musiciste della Camerata. L’ensemble degli archi per il debutto Foto Biagini
E’ Contrappunti il titolo dei Concerti di Primavera edizione 2025, ed è ispirato dai festeggiamenti per i cinquant’anni del Museo del Tessuto, col quale la Camerata e la Scuola di musica Verdi hanno da anni legami di collaborazione feconda. Ogni partitura intesse nel contrappunto fra le sue parti una trama e un ordito capaci di generare un insieme armonico non dissimile da ciò che i singoli fili realizzano quando sono organizzati dal telaio: in entrambi i casi si tratta di composizioni frutto dell’accostamento sagace e sapiente di elementi diversi, capaci di creare un’opera complessa. Per queste ragioni il concerto inaugurale della rassegna, in programma giovedì 20 marzo alle 21, è collocato nel bel Museo che è uno dei vanti di Prato e che ne esprime la storica identità industriale. Sarà un concerto da non perdere, per tanti motivi. Protagonista della serata sarà eccezionalmente l’Ensemble di archi della Camerata diretto da una musicista di talento, la giovane Mimma Campanale. Il programma si ispira alla bella mostra Tesori di seta che il Museo ha allestito per questa ricorrenza giubilare, un percorso cronologico che attraversa quattro secoli di grande manifattura tessile e che incrocia stili, produzioni, materiali e soggetti, eccezionali testimoni della produzione europea dal Quattrocento alla fine del Settecento. Un arco temporale che l’ensemble ripercorrerà dal Cinquecento rivisitato da Ottorino Respighi, al primo Settecento di Caldara, Vivaldi e Haendel, per giungere a Mozart e al suo personale dialogo con l’eredità di Bach. Come la mostra, l’impaginazione musicale include lavori d’ispirazione religiosa o comunque severa, per stabilire un contrappunto coi manufatti in esposizione.
La stagione si sposterà quindi nella sua sede tradizionale, il Teatro D’Annunzio del Cicognini, dove giovedì 27 marzo ospita una "Soirée musicale" animata dalla grazia e dalla freschezza vocale di due giovani interpreti, Vittoria Brugnolo e Francesca Palitti, con l’accompagnamento pianistico di Anna Toccafondi, artista pratese illustre. Partendo dal contesto rossiniano a cui allude il titolo del concerto, le due cantanti attraversano il repertorio della musica vocale da camera con pagine celebri di Schubert, Liszt, Fauré, impreziosito dalla riscoperta di due squisite pagine di Luigi Ferdinando Casamorata, che fu il primo direttore del Conservatorio fiorentino all’indomani dell’Unità d’Italia, e da due liriche di Giacomo Puccini nell’insolita veste di autore da salotto. Nei successivi appuntamenti, il Teatro del Cicognini ospiterà Davide Conte, un giovane pianista di grande talento (giovedì 3 aprile) e il Quartetto Adorno uno dei complessi italiani oggi più ammirati dal pubblico e più richiesti dalle istituzioni concertistiche (17 aprile). Il concerto coincide col Giovedì Santo, così gli strumentisti interpreteranno Le ultime sette parole del Redentore sulla croce, le sublimi meditazioni musicali che Haydn compose sulla Passione di Cristo e di cui realizzò in prima persona questa magistrale e commovente versione cameristica. Ultimo concerto il 24 aprile con il Trio Sheliak, con un programma che celebra gli anniversari di due colonne del Novecento, Maurice Ravel e Dmitri Šostakovič. Il Trio op. 67 di quest’ultimo è intimamente gemello, per ispirazione e contenuto, alla Sinfonia da camera op. 110a che la Camerata ha eseguito il 25 febbraio diretta da Jonathan Webb. Un ulteriore contrappunto, quasi un canone a specchio, fra la Stagione sinfonica e la rassegna cameristica.