REDAZIONE PRATO

Trasportatore indiano rapinato e ucciso . Gli assassini non hanno mai confessato

Individuati e arrestati i due autori pachistani dell'omicidio di Harpal Singh a Prato. Legati alla vittima per lavoro, ucciso per denaro e telefono.

Si sono chiuse le indagini che hanno permesso di individuare gli autori, due uomini pachistani, dell’omicidio di Harpal Singh, indiano di 59 anni, ucciso a Seano, frazione di Carmignano, lo scorso 9 febbraio. Le indagini dei carabinieri, coordinati dai pm Laura Canovai e Valentina Cosci, riuscirono subito a identificare i due assassini che, come in una scena da film, riuscirono a bloccare i due fuggitivi su un treno che li stava portando a Torino.

Secondo quanto ricostruito, i due erano legati alla vittima da un rapporto di lavoro nell’ambito della gestione della raccolta e del trasporto verso mercati esteri di prodotti tessili del distretto pratese. Il delitto è stato compiuto la sera nei pressi del piazzale antistante una ditta dove Singh stava facendo la raccolta dei capi. I due pachistani uccisero l’uomo con una lama e poi presero alla vittima 4mila euro e un telefono cellulare. Poi scapparono. Furono individuati grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza della ditta adiacente al luogo del delitto. Intercettazioni telefoniche e telematiche attivate in via d’urgenza, spiega la procura pratese, a poche ore dal fatto, consentirono di captare conversazioni confessorie degli indagati e il proposito di entrambi di fuggire all’estero, ma anche di rintracciarli a bordo di un treno diretto a Torino. Per loro è stata disposta la misura cautelare della custodia in carcere, poi, rinnovata e tuttora in essere. Ad oggi gli indagati non hanno fornito alcuna ricostruzione alternativa dei fatti. Ieri è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari.