Dopo lo strappo, il tentativo di mediazione. Si è tenuto giovedì a Palazzo Banci Buonamici il vertice chiarificatore fra il presidente della Provincia, Francesco Puggelli e i dirigenti di Autolinee Toscane. Un incontro nato a seguito dello sfogo del sindaco di Poggio a Caiano (riportato proprio da La Nazione) sulla mancanza di dialogo col nuovo gestore regionale del trasporto pubblico su gomma. Puggelli, infatti, aveva raccontato come a sei mesi dal cambio di gestore Autolinee Toscane non lo avesse ancora ricevuto per un dialogo sul futuro del tpl, sottolineando inoltre il peggioramento del servizio rispetto alla precedente era Cap.
"L’incontro è stato positivo – commenta Puggelli –. Nel gestore ho visto consapevolezza del fatto che a Prato sono stati tolti alcuni servizi, come quello del tempo reale per l’arrivo degli autobus alle fermate, che erano apprezzati dall’utenza. C’è stato quindi l’impegno di dare la precedenza alla nostra provincia su alcuni ammodernamenti tecnologici". Autolinee Toscane sta infatti cercando di realizzare un unico sistema informatico regionale. Questo però ha creato disservizi a Prato, dove c’era già una tecnologia funzionante alle paline. Durante il vertice inoltre si è parlato di criticità nelle tratte e di nuovi collegamenti. "Il primo problema è che c’è uno schema di servizio vecchio di dieci anni – aggiunge Puggelli –. Quindi c’è la consapevolezza di dovere ammodernare le tratte sulla base delle novità sopraggiunte e attraverso un ragionamento d’area metropolitana. Per fare un esempio, l’autobus che da Pistoia passa per Poggio a Caiano oggi arriva alla Leopolda. In futuro, invece, potrebbe fermarsi in corrispondenza della tramvia. Questi chilometri su gomma che il gestore risparmia non devono andare persi, bensì riutilizzati sul territorio, casomai abbassando la frequenza di transito dei mezzi. Un bus ogni mezz’ora è troppo poco". L’altro tema cruciale è quello dei rapporti con la Regione. Perché se in passato la cabina di regia sul tpl era comunale o provinciale, adesso tutto è passato nelle mani della Regione Toscana. "Va rafforzato il dialogo con la giunta Giani e gli uffici tecnici sul tpl – conclude Puggelli –, altrimenti si rischia di non fare arrivare in modo adeguato al gestore le esigenze del territorio. I Comuni medicei ad esempio vogliono spingere sull’integrazione bus - tramvia, quelli della Valbisenzio sulla collaborazione ferro-gomma. Per farlo serve che alla Regione e al gestore sia chiaro il percorso che noi nei territori vogliamo fare". Al vertice era presente anche la consigliera provinciale Anica Romagnoli, il presidente di At Gianni Bechelli, l’amministratore delegato Jean-Luc Laugaa, il direttore del Dipartimento Centro Andrea Ferrari e il capo operativo Massimiliano Palloni. "L’attenzione di At è già e sarà alta per dare risposte ai cittadini, attraverso la fondamentale collaborazione con Province e Comuni – dicono dal gestore -. Stiamo industrializzando il tpl per renderlo più efficiente. A Prato abbiamo già portato 5 nuovi bus, stiamo procedendo con le assunzioni di nuovo personale e accelerando sul fronte delle innovazioni richieste dal contratto con la Regione".
Stefano De Biase