Sul Ferro Bonus, il contributo finanziato dalla Commissione Europea per sostenere il settore del trasporto merci e favorire lo spostamento del traffico cargo dalla strada alla ferrovia, Prato e la Toscana restano ancora in attesa. Il governo italiano ha infatti annunciato l’ammissione alla misura di 81 operatori della logistica su scala nazionale. Si parla di uno stanziamento dal 2022 al 2026 è di 85 milioni di euro. In Toscana manca però la legge regionale che il consiglio toscano dovrebbe approvare entro il 31 dicembre.
Senza questa legge la logistica toscana, compreso l’Interporto della Toscana Centrale dovrebbero nuovamente dire addio ai contributi. Fondi fondamentali per cambiare il trasporto merci nel mondo della logistica. "Oggi vince il trasporto su gomma rispetto a quello su ferro per tutte quelle distanze che stanno sotto i 300 chilometri – spiega l’amministratore delegato dell’Interporto della Toscana Centrale, Antonio Napolitano -. Ecco perché in questi anni il sostegno al trasporto merci combinato strada - rotaia da parte del Ferro Bonus è stato determinante. E’ una misura indispensabile per vincere la sfida per un trasporto merci fluido, rapido, e sostenibile a livello economico e ambientale. Una sfida che va vinta a tutti i costi".
Senza una legge regionale sul Ferro Bonus quindi "il nostro Interporto ne uscirebbe fortemente penalizzato". "Basti pensare che il porto de La Spezia dista 140 chilometri, e quello di Livorno 100 chilometri – aggiunge Napolitano -. E stiamo parlando degli unici due nodi fondamentali per collegarsi col resto del mondo in attesa della fine dei lavori sulla Direttissima Prato - Bologna". Intanto l’Interporto di Gonfienti sarebbe già pronto a partire per potenziare l’intermodalità. "Noi abbiamo pronto il progetto del collegamento con il porto di Livorno, con un treno a settimana, da poi portare velocemente a due convogli a settimana – conclude l’amministratore delegato -. Per concretizzare tutto ciò aspettiamo che la Regione Toscana si doti di una legge che possa farci accedere alla misura del Ferro Bonus".
Napolitano sottolinea anche i vantaggi ambientali che ne deriverebbero. "Spostando su ferrovia parte del traffico merci saremmo da subito in grado di togliere dalla FiPiLi e dell’A11 circa 150 tir a settimana. Immaginate il beneficio in termini ambientali e di sicurezza, risparmiando emissioni e liberando arterie cruciali del traffico da mezzi pesanti".