REDAZIONE PRATO

Trasporto sociale. Cambiano le regole. Non più gratis per tutti. Adesso conta l’Isee

Da maggio, per le famiglie con un Isee pari o superiore ai 43mila euro il servizio non sarà più gratuito. Lo ha deciso la Società della salute. Malucchi: "Famiglie in lista d’attesa. Questo era l’unico modo".

Da maggio, per le famiglie con un Isee pari o superiore ai 43mila euro il servizio non sarà più gratuito. Lo ha deciso la Società della salute. Malucchi: "Famiglie in lista d’attesa. Questo era l’unico modo".

Da maggio, per le famiglie con un Isee pari o superiore ai 43mila euro il servizio non sarà più gratuito. Lo ha deciso la Società della salute. Malucchi: "Famiglie in lista d’attesa. Questo era l’unico modo".

I bisogni sono esplosi, le richieste aumentate, passando da una spesa di 982.181 euro a 1.262.829 euro nel 2023, e a una cifra analoga per il 2024, la lista d’attesa si è allungata con casi particolarmente difficili dal punto di vista economico. Ecco alcune delle motivazioni che hanno spinto a cambiare le regole per il trasporto sociale: finora era gratuito per tutti, mentre dal primo maggio l’unica certezza è che non lo sarà più per le famiglie con un Isee pari o superiore ai 43mila euro. Così è stato deciso dalla Società della salute area pratese. L’ipotesi è possa essere a prezzi calmierati. Il trasporto sociale, lo ricordiamo, garantisce la frequenza di centri semi-residenziali per persone anziane e con disabilità, ma riguarda anche gli inserimenti socio terapeutici di cittadini in carico ai servizi sociali e sanitari con problematiche socio-sanitarie.

"Ad oggi gli utenti dell’area pratese che usufruiscono del servizio sono 395, così suddivisi: 292 a Prato, 8 a Cantagallo, 26 a Carmignano, 34 a Montemurlo, 20 a Poggio a Caiano, 13 a Vaiano e 3 a Vernio – spiega Sandro Malucchi, assessore alle politiche sociali e presidente della Sds pratese – A guidare la nostra scelta anche la lista d’attesa ad oggi composta da 20 persone con redditualità Isee molto bassa e a cui, per alcune caratteristiche del servizio, non viene offerta la prestazione con gravame economico elevato".

Di pari passo la richiesta del servizio di trasporto sociale è cresciuta negli anni, "ma purtroppo all’aumento del costo del servizio non è corrisposto un analogo trasferimento di risorse da parte dello Stato – chiosa Malucchi – . A questi bisogni hanno provato a rispondere alcuni degli Enti Locali della zona distretto pratese: il Comune di Prato ha effettuato un maggior trasferimento di risorse alla Società della Salute per oltre 1.000.000 di euro".

La situazione di impasse non ha permesso di "allargare il servizio del trasporto sociale" mentre "le 20 associazioni che offrono l’attività in convenzione non riescono ad estendere il proprio operato oltre le 400 persone poiché gli operatori volontari non sarebbero sufficienti a coprire le prestazioni richieste".

E quante sono le famiglie che dovranno iniziare a pagare il trasporto sociale? "Ad oggi le persone che hanno trasmesso il proprio Isee alla SdS con un valore di oltre 43.000 euro sono 18. Per loro è in corso una riflessione che la Società della Salute sta provando ad articolare con le associazioni di volontariato per arrivare a un prezzo calmierato: non tutti i fruitori del servizio hanno inviato l’Isee e hanno tempo fino al 30 aprile per farlo".

Il nuovo corso entra in vigore dal primo maggio. Quali, allora, i motivi della scelta? "A risorse ridotte e con un servizio definito con l’attuale numero di volontari, siamo stati costretti a garantire l’accesso al servizio a chi era in lista di attesa, e che aveva diritto al servizio, considerando l’Isee come metro di valutazione per la fruizione del servizio del trasporto, garantendolo a coloro con una redditualità e una ricchezza immobiliare inferiore. Al momento si tratterebbe di garantire il servizio a 18 nuovi aventi diritto in lista d’attesa a scapito di altrettante persone con Isee molto più alto", spiega Malucchi.

"Non avremmo potuto scegliere di introdurre misure diverse dall’analisi Isee – le parole dell’assessore – E introdurre una misura di gradazione della compartecipazione al pagamento della prestazione su base di scaglioni Isee avrebbe ridotto il costo complessivo del servizio ma non avrebbe agevolato l’abbattimento della lista d’attesa poiché determinata dalla carenza di volontari per il servizio". Malucchi chiude con un appello: "Chiediamo a ogni fruitore del trasporto sociale di inviare l’Isee e garantiamo tutti i chiarimenti che potranno essere richiesti al telefono 0574/1836463-27 o tramite e-mail: [email protected]".

Sara Bessi