CLAUDIA IOZZELLI
Cronaca

Trecento firme per una stazione. La Briglia vuole la fermata del treno

La petizione sarà consegnata Regione e Rfi. "Un’opera che potrebbe alleggerire il traffico sulla Sr 325"

La comunità. de La Briglia bussa alle istituzioni per migliorare la mobilità in Vallata

La comunità. de La Briglia bussa alle istituzioni per migliorare la mobilità in Vallata

La comunità de La Briglia lancia una petizione per avere una fermata del treno nella frazione. La questione delle fermate aggiuntive – di cui si parla da tempo e al centro delle proposte allo studio della Regione nel protocollo d’intesa siglato coi Comuni a maggio dello scorso anno – è stata riaperta con un incontro che si è svolto l’altra settimana alla Spola D’Oro, che ha portato alla raccolta di 300 firme. Una lunga lettera accompagna le firme, che saranno portate alla Regione e a Rfi. "Il momento sembra favorevole – scrivono i promotori della petizione, la Comunità Territoriale Brigliese – per portare la richiesta all’attenzione degli organi decisori e per intercettare risorse. Sulla tratta ferroviaria Prato-Bologna è in corso un’imponente opera di potenziamento infrastrutturale e tecnologico a cura di Rfi che durerà almeno per il 2025. L’investimento è di oltre 530 milioni di euro. La domanda è: sarà possibile ottenere da una somma così ingente delle economie di scala per realizzare una stazione il cui costo stimato potrebbe aggirarsi in 5-6 milioni di euro? Noi pensiamo di sì, soprattutto in considerazione del fatto che sul versante emiliano, i da anni e in 16 km, sono state realizzate 4 stazioni supplementari".

Le spiegazioni che avvallano la richiesta partono dalla situazione della Sr 325. "Viviamo ogni giorno – scrivono – e non da ora, una situazione di traffico eccessivo e obbligato sulla Sr 325 dalla vallata verso Prato e la Piana Firenze-Pistoia. Ciò richiede risposte specifiche e non più rimandabili, ma è chiaro che un potenziato servizio su rotaia alleggerirebbe il transito su gomma oltre che costituire un’alternativa ambientale meno impattante. Il problema della percorrenza da e verso Prato diventa acuto (22.000 veicoli giornalieri) soprattutto a sud di Vaiano e massimo in corrispondenza degli abitati de La Tignamica, La Briglia e La Foresta compresa la parte nord di Prato".

E concludono, sottolineando che non si tratta di campanilismo ma di una necessità per lo sviluppo della Valle: "Come avvenne con la Direttissima, attraverso il potenziamento del servizio ferroviario possiamo ottenere un miglioramento del vivere locale e aprirsi ad una prospettiva di futuro in questo momento incerta. Il rischio è quello di un isolamento progressivo e di uno spopolamento. Vogliamo preservare le nostre caratteristiche e creare le condizioni per un nuovo modello di pianificazione che consideri la qualità dei luoghi, l’adattamento al cambiamento climatico e le esigenze di una urbanistica della contemporaneità".

Claudia Iozzelli