
Il treno diretto a Bologna dal quale sono stati fatti scendere alcuni viaggiatori. In diversi avevano anche le biciclette (Foto Storai)
Prato, 27 aprile 2025 – Momenti di forte tensione alla stazione di Prato Centrale nel tardo pomeriggio di domenica 27 aprile. Il treno regionale delle ore 17.43, diretto a Bologna Centrale, ha subito quasi venti minuti di ritardo a causa dell’elevato numero di passeggeri, tutti muniti di regolare biglietto, che intendevano salire a bordo. Vista l’impossibilità di partire con il convoglio così stipato, il personale di RFI presente sul marciapiede ha dapprima invitato, poi ordinato, ad alcuni viaggiatori di scendere dal treno, minacciando anche l’intervento della Polizia ferroviaria in caso di mancata collaborazione.
Ne sono seguiti momenti concitati, tra urla, proteste e discussioni animate tra passeggeri e addetti. Alla fine circa una quarantina di persone sono state fatte scendere e sono rimaste bloccate in stazione. Alcuni viaggiatori avevano con sé la bicicletta, altri no. Difficile comprendere quale si stato il criterio di selezione per permettere di restare a bordo ad alcuni passeggeri e non ad altri.
Il convoglio, composto da due elettrotreni di ultima generazione ETR 104 Pop, prodotti nel 2022, offriva sulla carta circa 600 posti disponibili. Numeri che si sono rivelati inadeguati in questa domenica di rientro dal lungo ponte del 25 aprile.
"È inaccettabile – racconta un viaggiatore ancora furente – ho acquistato il biglietto due mesi fa e sono stato obbligato a scendere. Perché Trenitalia non ha predisposto un treno più capiente? È la domenica pomeriggio alla fine di un ponte, non ci voleva certo un genio a prevedere un’affluenza particolarmente sostenuta". Alla fine, dopo circa 15 minuti di attesa supplementare e molte proteste tra i viaggiatori esclusi, il treno è riuscito a partire alla volta di Bologna, pur con alcuni passeggeri rimasti sul marciapiede.