
Un ufficio postale
Una vicenda particolare quella accaduta giovedì mattina a Ruben Rossi, residente a Cantagallo, che si è recato all’ufficio Postale di Luicciana.
Il fatto, che ha fatto andare su tutte le furie Rossi, è legato alla chiusura inaspettata dell’ufficio, con una motivazione a dir poco assurda. "Sono andato alle Poste di Luicciana a ritirare una raccomandata – racconta il giovane – e ho trovato un cartello con scritto ’Torno subito’. Dopo un bel po’ di attesa, visto che le chiavi erano infilate nella porta, dall’interno, e le luci erano accese, ho iniziato a bussare con forza. Nessuno è venuto ad aprire e ho aspettato ancora. Poi, pensando che la funzionaria delle Poste si fosse sentita male, ho chiamato l’ufficio postale di Vernio. Così da Vernio hanno iniziato a chiamare il numero fisso dell’ufficio e il telefono ha squillato per 11 minuti ma nessuno ha risposto. Sono state allertate quindi le Poste di Prato, che avevano il numero di cellulare della funzionaria, che a quel punto si è presentata alla porta e ha aperto".
Cinquanta minuti davanti alla porta dell’ufficio postale, sotto la pioggia, hanno portato Rossi a protestare con una segnalazione scritta alle Poste.
"Sono stato anche molto preoccupato – spiega Rossi – perché pensavo fosse proprio ad un malore. E invece la funzionaria di Luicciana si è presentata ad aprire la porta, serafica, coi guanti alle mani, dicendo che tirava vento, entrava freddo e aveva deciso di chiudere la porta a chiave. Visto che le Poste di Luicciana sono aperte solo 3 giorni a settimana e che per certi servizi, tra cui le raccomandate, devi recarti lì, il disservizio è notevole. Non oso pensare agli anziani che hanno trovato prima di me il cartello e la porta chiusa e che sono andati via".
Poste Italiane si è scusata con l’utenza e comunica che sull’episodio ci sono verifiche in corso.
Claudia Iozzelli