Prato, 1 ottobre 2024 – Bloccata una truffa di quasi 30mila euro ai danni di un pensionato di Prato. Uno dei truffatori si era anche spacciato per carabiniere e aveva spinto l'uomo a effettuare un rilevante bonifico. A Taranto i carabinieri hanno arrestato tre persone, di cui 2 ai domiciliari e uno in carcere. Rispondono di truffa aggravata in concorso commessa con l'ausilio dei mezzi telefonici.
Tutto è partito dal controllo da parte dei militari di un'auto parcheggiata in doppia fila a Taranto, il cui conducente, con precedenti di polizia, era già stato controllato altre volte. Tra i passeggeri, anche un giovane di 30 anni, che appena sceso dall'auto, si è diretto verso il vicino ufficio di Poste Italiane. A questo punto, i carabinieri controllano la vettura e scoprono, tra i sedili anteriori, una busta di cellophane con mazzette di denaro per un totale di circa 6.000 euro e le ricevute di prelevamento presso diversi sportelli Atm. Viene poi perquisito l'uomo uscito dall'ufficio postale e i Carabinieri gli trovano altri 3.000 euro.
Scatta così nei militari il sospetto di una truffa e un'indagine permette di scoprire che i 9.000 euro vengono da un bonifico istantaneo di 28.600 euro effettuato la mattina stessa su un conto corrente, aperto pochi giorni prima, intestato al trentenne entrato nell'ufficio postale. Dai dettagli del bonifico e dai dati dell'ordinante, i Carabinieri riescono a risalire all'intestatario dell'Iban: un pensionato della provincia di Prato. Contattato telefonicamente, l'uomo riferisce ai militari di trovarsi di fronte al direttore della sua filiale per provare - inutilmente - ad annullare il bonifico eseguito in mattinata avendo capito di essere stato raggirato.