Sono 84 le donne vittime di femminicidio nel 2024, secondo il report del Ministero dell’Interno aggiornato al 17 novembre, sono 93 per l’Osservatorio di "Non Una di Meno". Nessun numero è accettabile se dietro c’è la vita di una donna uccisa, non è più tollerabile l’esercizio di potere violento, abusante, crudele, di chi non conosce il significato della parola amore, della parola rispetto. Il 25 novembre, insieme al Comune di Firenze, le testate del Gruppo Monrif invitano a tornare in piazza della Signoria per affermare l’impegno quotidiano contro ogni forma di violenza e discriminazione. Donne e uomini, ragazzi e ragazze, insieme per dire basta. I giornalisti e le giornaliste nel corso dell’anno 2024 hanno continuato a raccontare una strage che non si ferma. Per questo, domani alle 11 in piazza della Signoria a Firenze invitiamo alla mobilitazione per far risuonare le nostre voci contro la violenza. Con le istituzioni, Agnese Pini - direttrice di Qn Quotidiano nazionale, La Nazione, il Resto del Carlino, Il Giorno e Luce! - tanti nomi hanno voluto esserci: la sindaca del di Firenze Sara Funaro, il presidente della Regione Eugenio Giani, la console degli Stati Uniti Daniela Ballard, la capo di gabinetto Regione Toscana Cristina Manetti, l’assessora Benedetta Albanese, il presidente del consiglio comunale di Firenze Cosimo Guccione, il presidente del consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo, le scrittrici Antonella Lattanzi e Saliha Sultan, la presidente di Artemisia Elena Baragli, la regista Cinzia TH Torrini e l’attore Francesco Montanari. Il progetto #QnxLeDonne continua sui quotidiani cartacei e sul digitale. Il 25 novembre tutti i giornali Monrif verranno distribuiti con un incarto speciale dedicato alla Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne con un’immagine di copertina della fumettista e autrice Alice Milani. I media del Gruppo, infine, hanno lanciato la campagna social “Voci contro la Violenza”, 30 personaggi dal mondo di letteratura, musica, cinema, uniti per ribadire in un video l’impegno del gruppo editoriale contro qualsiasi forma di abuso, molestia o prevaricazione.
CronacaTutti insieme per dire stop ai femminicidi