Tv Prato, c’è la svolta Lo Conte in Ope-fin con un milione di euro "Progetto di rilancio"

L’imprenditore è entrato nella società che detiene la maggioranza della tv con il 4%. Il vescovo Nerbini: "Ciò consente un più incisivo impegno per la cura del patrimonio diocesano". E la tv cambia sede .

Tv Prato, c’è la svolta  Lo Conte in Ope-fin  con un milione di euro  "Progetto di rilancio"

Tv Prato, c’è la svolta Lo Conte in Ope-fin con un milione di euro "Progetto di rilancio"

Sfiora il milione di euro l’impegno dell’imprenditore edile Manuele Lo Conte, legale rappresentante della Lo Conte Edile Costruzioni srl, che ieri mattina ha firmato l’ingresso nella compagine societaria della Ope-fin srl, la holding che da decenni gestisce il consistente patrimonio della Curia costituto prevalentemente da immobili oggetto di donazioni. Un accordo che vede l’ingresso di Lo Conte con una quota del 4% in Ope-Fin. Un’operazione che è maturata "nell’ambito di un progetto articolato di tutela e valorizzazione del patrimonio della Chiesa diocesana pratese", come spiega una nota della diocesi e come era risultato chiaro nelle ore che hanno preceduto la firma del patto, avvenuta tra monsignor Nedo Mannucci, amministratore di Ope-Fin e Lo Conte. La scelta del partner da parte della diocesi è maturata nell’ambito di una collaborazione in essere con la società edile, ridefinendo l’assetto di Ope-Fin ed escludendo la ventilata possibilità della cessione delle quote di Tv Prato, di cui Ope-Fin detiene l’85%. Il restante 15% di Tv Prato srl è nelle mani di Marco Duradoni. A spiegarlo è la diocesi. "La ridefinizione dell’assetto di Ope-Fin, su impulso del vescovo Giovanni Nerbini, rafforza un percorso di proficua collaborazione nell’ambito del recupero e della valorizzazione di immobili anche di rilievo storico, già avviato in precedenza a Villa San Leonardo al Palco e cinema Borsi". Ed è nel contesto di tale progetto, e con il sostegno delle risorse apportate dal nuovo socio, "che Ope-Fin potrà contribuire anche all’intervento di consolidamento e rilancio di TV Prato srl di cui Ope-Fin detiene l’85% delle quote". Il che significa che la dote finanziaria apportata da Lo Conte sarà impiegata nel rilancio della tv "considerata a pieno titolo patrimonio condiviso della città", per cui la progettualità di Ope-Fin "è finalizzata a mantenere l’autonomia e l’indipendenza della testata, in un contesto di promozione del pluralismo e di assoluta libertà da influenze e interessi particolari". Con la rassicurazione che "la tv continuerà ad essere luogo di incontro e di dialogo della comunità". In questa partita, "Ope-Fin, anche in forza delle competenze imprenditoriali apportate dal nuovo socio, potrà contribuire all’attivazione di un programma per una nuova efficacia gestionale, a garanzia della prospettiva aziendale futura dell’emittente". Il trasferimento della tv nell’immobile del nuovo socio in via Valentini "consentirà di liberare gli spazi attualmente occupati dall’emittente (alla Pro Verbo al Soccorso) che potranno essere recuperati per nuove e più adeguate funzioni".

"La ridefinizione dell’assetto di Ope-Fin consente di sviluppare un più incisivo impegno per la cura del patrimonio della Chiesa diocesana - sostiene monsignor Nerbini – . Si tratta in larga parte di beni pervenuti da donazioni che devono essere mantenuti e valorizzati anche con finalità comunitarie. È positivo il contributo che potrà offrire ora Ope-Fin per il consolidamento e il rilancio di Tv Prato, un bene a servizio della città a cui la Chiesa di Prato ha riservato sempre particolare attenzione e al quale intende continuare a garantire autonomia e indipendenza".

Per Lo Conte la partecipazione in Ope-Fin "costituisce la significativa evoluzione di una partnership già avviata con gli interventi a Villa San Leonardo al Palco e al cinema Borsi, oltre che con la positiva collaborazione coi Ricostruttori per il recupero del Borgo Tutto è Vita". E dal momento che Ope-Fin detiene anche l’85% di Tv Prato Srl "ho dato la mia piu’ ampia disponibilità per contribuire allo sviluppo dell’emittente oltre a mettere a disposizione un immobile di mia proprietà per il trasferimento della sede comprensiva di redazione, studi televisivi e degli uffici della stessa, a sostegno di un ulteriore sviluppo e rappresentazione del territorio".

re.po.