REDAZIONE PRATO

Uccidono un montone per la festa Poi buttano il sangue in strada

Via Statale: coppia marocchina macella l’animale sul terrazzo per un rituale religioso. Due denunce .

Uccidono un montone per la festa Poi buttano il sangue in strada

Sul momento poteva sembrare vernice rossa ma la gente ha capito subito che era sangue e scorreva verso il tombino sulla via Statale. Di mattina presto a Poggio a Caiano si è diffusa anche un po’ di paura e i carabinieri sono stati i primi a essere chiamati. Questi ultimi hanno ricollegato il grande quantitativo di sangue alla "festa del sacrificio", perché ieri era il giorno della "festa del montone", e hanno fatto intervenire la polizia municipale. Gli agenti, coordinati dal comandante Matteo Maria Berti, non hanno avuto difficoltà a rintracciare l’appartamento dove si era consumata la cruenta macellazione di un montone.

E’ la prima volta che in una casa viene sgozzato un animale, un atto vietato dalla legge. La coppia, originaria del Marocco, è assegnataria da pochi mesi di un alloggio Epp in via Virginia al Poggetto e hanno figlio minore. All’alba di ieri, nel giorno stabilito, hanno consumato questo barbaro rituale. La festa del sacrificio, lo ricordiamo, si protrae per tre giorni, nel corso dei quali i musulmani fanno visita a parenti e amici, si scambiano regali e saluti. Vanno anche nei cimiteri per rendere omaggio ai defunti e secondo la tradizione islamica, il capo-famiglia sacrifica come Abramo un animale che deve essere fisicamente integro e adulto (di almeno 1 anno) e può essere soltanto un ovino, un caprino, un bovino o un camelide che viene ucciso mediante sgozzamento, con la recisione della giugulare. Il sangue era stato raccolto probabilmente con dei secchi e rovesciato sotto il marciapiede in modo che finisse nel tombino. Erano state gettate in strada anche le interiora. Gli agenti hanno accertato le generalità degli inquilini assegnatari, peraltro di giovane età, i quali si sono giustificati dicendo di "non sapere che era vietato dalla legge macellare un animale in casa".

E’ intervenuta l’Asl e verrà rintracciato pure l’allevatore o venditore dell’ovino. La carcassa è stata sequestrata e sarà eseguita l’autopsia da un veterinario anche per verificare se l’animale aveva il microchip. Per la coppia è scattata la segnalazione in Procura. Non è ben chiaro se il figlio della coppia abbia assistito alla macellazione domestica. "Il Comune condanna l’accaduto – dice il vicesindaco Diletta Bresci - e auspica che scene del genere non si debbano più vedere. Non vogliamo che durante la prossima festa musulmana i cittadini siano costretti a trovarsi davanti un simile scenario. Un plauso alla nostra polizia municipale che è intervenuta tempestivamente riuscendo a individuare i responsabili ai quali è stato contestato il reato di macellazione clandestina di animale".

Nei giorni scorsi il Comune di Prato aveva invitato la comunità musulmana di tutta la provincia a ritrovarsi il 28 giugno nei parchi assegnati gratuitamente, rimarcando di festeggiare con un sacrificio animale "solo simbolico" ma non tutti, evidentemente, hanno compreso tali parole oppure non considerano validi, ai fini religiosi, gli atti simbolici.

M. Serena Quercioli