REDAZIONE PRATO

Ufficio immigrazione a ranghi ridotti La questura perde quattro operatori

L’allarme di Crupi, segretario Siap Toscana, in vista della scadenza dei contratti a lavoratori interinali "Il servizio gestisce 40mila pratiche amministrative all’anno. E presto ci sarà anche il decreto flussi".

L’ufficio immigrazione della questura di Prato dalla fine di marzo dovrà fare a meno di altri quattro operatori per il mancato rinnovo contrattuale dei lavoratori interinali.

A segnalare questa tegola su un servizio importante ed essenziale per una città come Prato, in cui l’immigrazione rappresenta una delle sue principali peculiarità di città melting pot, è Giuseppe Crupi, segretario regionale di Siap Toscana (Sindacato italiano appartenenti polizia).

La realtà pratese rientra nel contesto ben più ampio di criticità nazionale, come già evidenziato un anno fa dalla stessa segreteria nazionale del sindacato Siap. "Dal nostro Dipartimento arrivano le indicazioni di fare attenzione a quanto accade negli uffici immigrazione, ma non si ha notizia né della stabilizzazione né di eventuali proroghe dei contratti per i lavoratori interinali dedicati proprio a quel settore - spiega il segretario Crupi - A distanza di un anno dalla nota curata dalla segreteria nazionale Siap ed inviata al ministero dell’Interno, oggi riscontriamo quelle criticità già segnalate in seguito alla congiuntura negativa della diminuzione del personale ordinario e l’incremento della mole di lavoro".

Il sindacato a livello nazionale aveva fatto di più: dodici mesi fa aveva chiesto che venisse valutata "la necessità di stabilizzare i circa 170 lavoratori interinali con requisiti specifici, dei quali 120 a lavoro nelle questure, impiegati in settori nevralgici proprio agli uffici immigrazione. Infatti, alcuni di questi ultimi hanno terminato il rapporto lavorativo nel dicembre scorso, mentre altri lo termineranno fra qualche giorno". Da non dimenticare che "il tutto avviene in prossimità della gestione derivante dal decreto flussi".

Entrando nel dettaglio della questura di Prato, Crupi ricorda i carichi di lavoro in carico all’ufficio immigrazione: "Soltanto per la parte amministrativa assorbe la media di 40.000 pratiche all’anno e fra pochi giorni, precisamente dal 31 marzo prossimo, dovranno essere gestite con l’ulteriore ammanco di quattro operatori, tra cui un mediatore culturale, dovuto al mancato rinnovo contrattuale dei lavoratori interinali". Numeri che fanno esprimere profonda preoccupazione da parte del segretario regionale Siap "per l’evidente sottovalutazione della specificità del territorio e delle incombenze che da essa ne derivano, lasciate esclusivamente sulle spalle dei poliziotti". L’auspicio di Crupi è uno: "Confidiamo nella legge di stabilità che preveda gli stanziamenti per ripristinare queste figure all’interno dell’ufficio immigrazione".

Sara Bessi