SILVIA BINI
Cronaca

Un focus sui vaccini per l’anno accademico. Pin tra scienza e futuro

Toccafondi: "Con la Fondazione aperti a soci privati"

La presidente del Pin Daniela Toccafondi, la sindaca Ilaria Bigetti, il prorettore. Marco Pierini, e la prorettrice alla ricerca Debora Berti

La presidente del Pin Daniela Toccafondi, la sindaca Ilaria Bigetti, il prorettore. Marco Pierini, e la prorettrice alla ricerca Debora Berti

A cinque anni dallo scoppio della pandemia il Pin ha scelto di dedicare uno spazio della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico a un tema che ha segnato profondamente la nostra epoca. È stato affidato al professor Paolo Bonanni, docente di Igiene generale e applicata all’Università di Firenze, l’intervento dal titolo "Le vaccinazioni: successi, miti e prospettive future". Un excursus documentato e appassionato attraverso la storia della medicina preventiva, per ribadire l’importanza dei vaccini, smascherare falsi miti e restituire centralità alla scienza nel dibattito pubblico.

Bonanni ha ripercorso i principali traguardi raggiunti dalla medicina moderna grazie alla profilassi vaccinale – dal vaiolo alla poliomielite, fino ai vaccini anti-Covid – sottolineando come la disinformazione e le paure irrazionali abbiano spesso offuscato la percezione dei benefici collettivi. "La storia ci insegna che il progresso in campo sanitario si basa su conoscenza, responsabilità e fiducia. Le vaccinazioni non sono solo uno strumento di prevenzione, ma un pilastro della salute pubblica", ha detto nel suo intervento.

Con una cerimonia partecipata nell’aula magna ’Maurizio Fioravanti’ si è aperto ufficialmente l’anno accademico 2024/2025. Un’edizione particolare, la prima dopo la trasformazione del polo universitario pratese, in Fondazione, avvenuta nel novembre scorso, che ha segnato un cambio di passo nella governance e nelle prospettive strategiche.

"La Fondazione Pin - sottoline la presidente Daniela Toccafondi - si propone di rafforzare il partenariato pubblico-privato e di ampliare il raggio d’azione". È stata poi la sindaca Ilaria Bugetti ad annunciare un possibile piano per affrontare una delle questioni più urgenti per il polo: la carenza di spazi. "Stiamo monitorando alcune strutture pubbliche e private nel centro storico che potrebbero essere utilizzate dall’ateneo – ha dichiarato –. Alcune necessitano di interventi strutturali significativi, ma l’obiettivo è restituire nuova vita a immobili dismessi, evitando la dispersione di opportunità". L’inaugurazione è stata anche un momento per ribadire l’impegno dell’Università di Firenze nei confronti degli studenti, con un’attenzione crescente ai servizi di orientamento. Attualmente il Pin accoglie circa 1.800 studenti iscritti a otto corsi di laurea, triennali e magistrali, e a tre master, con una presenza significativa anche da fuori regione e dall’estero: oltre 300 studenti provengono da altre aree d’Italia e circa 70 da altri Paesi. L’anno accademico 2024/25 si apre quindi sotto il segno di una doppia consapevolezza: guardare avanti con una struttura rinnovata e proiettata sul territorio, ma anche fare memoria, con rigore scientifico, di ciò che la pandemia ha lasciato in eredità. "Stiamo investendo per la crescita del nostro polo, in servizi agli studenti e al pubblico che ci frequenta - ha chiuso Toccafondi -, con l’obiettivo di essere attrattivi, creare valore per il territorio, consolidare il ruolo di punto di riferimento e luogo di incontro e di sintesi tra diversi mondi: quello delle istituzioni, quello della formazione, quello dell’Università e delle imprese".

Silvia Bini