REDAZIONE PRATO

Un iris per Giuliano Gori . Ambiente e sapere in sinergia grazie all’iniziativa del Pin

L’idea della presidente Daniela Toccafondi condivisa con la rettrice dell’Unifi Alessandra Petrucci. Ieri mattina la cerimonia di piantumazione nel giardino del polo universitario .

L’idea della presidente Daniela Toccafondi condivisa con la rettrice dell’Unifi Alessandra Petrucci. Ieri mattina la cerimonia di piantumazione nel giardino del polo universitario .

L’idea della presidente Daniela Toccafondi condivisa con la rettrice dell’Unifi Alessandra Petrucci. Ieri mattina la cerimonia di piantumazione nel giardino del polo universitario .

Un gesto significativo nato da un’idea illuminata. Natura e sapere in sinergia per germogliare memoria capace di tramandare l’amore per il territorio aperto sul mondo, senza steccati e confini. Così ieri mattina è stato ricordato, con una cerimonia che ha fatto della sua semplicità informale e confidenziale la sua caratteristica, Giuliano Gori. Scenario: la sede del Pin in piazza dell’Università. Un uomo, un simbolo, un imprenditore, un capofamiglia, un innamorato dell’arte, un visionario e un precursore. E anche un punto di riferimento di cui, ad un anno dalla scomparsa, si sente la mancanza.

E’ stata un’iniziativa della Fondazione Pin - Polo di Prato dell’Università di Firenze e in particolare un’idea della sua presidente, Daniela Toccafondi nata per commemorare la figura di Giuliano Gori: in occasione del primo anniversario dalla sua scomparsa, avvenuta il 26 gennaio, legare al giardino del polo universitario pratese il nome dell’esperto d’arte, fondatore della collezione ospitata dalla Fattoria di Celle.

Durante la cerimonia sono stati piantati, nel giardino della sede universitaria, i primi bulbi di Iris, simbolo dell’Università di Firenze. In autunno saranno affiancati dalla nuova varietà di Iris recentemente ibridata: l’Iris “Università di Firenze”, creato in occasione dei cento anni di Unifi e con i colori dell’Ateneo fiorentino, bianco e blu.

Hanno preso parte alla cerimonia – tra gli altri – la rettrice dell’Ateneo Alessandra Petrucci, la sindaca di Prato Ilaria Bugetti, insieme agli assessori Diego Blasi e Benedetta Squittieri, la prefetta di Prato Michela La Iacona. Presenti anche alcuni parenti di Giuliano (Patrizia Stefania Gori, Paolo Gori, Caterina Gori, Marianna Gori), che insieme al regista Massimo Luconi ne hanno ricordato la figura e il messaggio che ci ha lasciato. In chiusura, l’attrice Stefania Stefanin ha letto una poesia di Louise Gluck dal titolo “L’Iris selvatico” (con applausi).

Lo scorso ottobre l’Ateneo fiorentino aveva conferito a Gori il dottorato honoris causa in “Architettura, progetto, conoscenza e salvaguardia del patrimonio culturale“. Raffinato esperto di arte, è stato uno dei collezionisti più importanti al mondo di arte ambientale, con tante opere raccolte e custodite presso la Fattoria di Celle, dimora storica a Santomato di Pistoia dove aveva deciso di trasferire la propria collezione privata, diventata una delle raccolte di arte contemporanea inserite in un contesto naturale fra le più importanti al mondo.

Il suo rapporto personale con tanti maestri dell’arte “è stato sempre motivato da un profondo rispetto della natura e dalla intima convinzione che è proprio nel rapporto fra uomo e natura che si realizza appieno l’opera d’arte ambientale, cioè voluta e pensata per un luogo particolare, in simbiosi perfetta con il suo contesto di riferimento“ è stato sottolineato dal Pin.

“Dedicare il giardino del Pin a Giuliano Gori - ha spiegato la rettrice Alessandra Petrucci - significa rendere omaggio a una figura straordinaria che ha lasciato un segno profondo nel mondo dell’arte e della cultura. La sua visione, fondata sul dialogo tra uomo e natura, continua a ispirare e a offrire nuovi spunti di riflessione ed è per questo che già lo scorso autunno abbiamo voluto ricordarlo con un dottorato honoris causa in Architettura“. Con la piantumazione dell’Iris “simbolo del nostro Ateneo, vogliamo sottolineare ulteriormente il legame tra l’Università di Firenze e la sua eredità intellettuale, perché possa continuare a vivere nelle nuove generazioni di studiosi e appassionati d’arte”.

“In occasione del primo anniversario dalla scomparsa, avvenuta il 26 gennaio 2024 – ha sottolineato la presidente del Pin Daniela Toccafondi - abbiamo deciso di legare il suo ricordo al giardino del polo universitario, un luogo frequentato da giovani studenti e ricercatori di tante discipline, che fino ad oggi è rimasto sprovvisto di aiuole fiorite“. Una semina importante che unisce sapere e ambiente.

“Per me è un’emozione ed un onore rappresentare Prato in questa occasione - ha aggiunto la sindaca di Prato Ilaria Bugetti – la nostra città sarebbe un luogo completamente diverso se non ci fosse stato Giuliano Gori. L’idea dell’arte nel paesaggio e nella natura è stata la grande intuizione geniale di Giuliano ed il nostro compito è quello di trasmettere questa eredità passione che ci ha lasciato”. Intenso ed emozionato il ricordo di Massimo Luconi dell’amico Giuliano. E al termine dell’iniziativa Paolo Gori ha lanciato l’ipotesi di piantare l’Iris “Università di Firenze” anche nella Fattoria di Celle, ipotesi accolta con molto piacere dalla rettrice Petrucci. La semina di memoria e simboli continua e si diffonde.