REDAZIONE PRATO

Una collezione fuorilegge. Zanne di elefante e avorio . Ottantenne finisce nei guai

L’anziana si è giustificata con la polizia dicendo che aveva ricevuto tutto in eredità dal padre "Ha lavorato in Somalia". Ma scattano la denuncia e il sequestro degli oggetti trovati in casa.

Una collezione fuorilegge. Zanne di elefante e avorio . Ottantenne finisce nei guai

Bracciali, collane, soprammobili e anche due grosse zanne di elefante: era questo il tesoretto che una ultraottantenne pratese custodiva nella sua abitazione in centro città. Oggetti preziosi per i quali, da un accertamento effettuato dalla polizia di Stato, la donna non possedeva alcuna documentazione che ne attestasse la legale detenzione. Documentazione che, invece, è indispensabile, come è previsto dalle norme che in Italia applicano la Convenzione sul commercio internazionale delle specie animali in via di estinzione. La Convenzione sul commercio internazionale di specie della flora e della fauna selvatiche minacciate di estinzione (Cites) è volta a garantire che il commercio internazionale di esemplari di animali e piante selvatici non metta a repentaglio la sopravvivenza delle specie. Così all’atto dell’importazione, al veterinario di confine devono essere presentati un permesso d’esportazione o un certificato di riesportazione rilasciato dall’autorità Cites del paese di provenienza. La Cites è entrata in vigore dal primo luglio 1975.

La proprietaria di questi oggetti si è giustificata con gli agenti della polizia, affermando che il prezioso corredo che custodiva nella sua casa apparteneva a beni di famiglia. Beni che la donna aveva ereditato dal genitore, che aveva lavorato per diversi anni in Somalia molti anni fa.

Una giustificazione che, purtroppo, non è bastata per farle evitare una denuncia da parte della polizia di Stato per violazione della normativa che applica in Italia la Convenzione sul commercio internazionale delle specie animali in via di estinzione. Così la donna ultraottantenne è stata denunciata dalla polizia di Stato. Tutto il materiale in suo possesso è stato posto sotto sequestro dalla polizia.