C’è una persona che più di altre è in trepidazione per il derby tra Prato e Zenith Prato, in programma domenica prossima al Lungobisenzio (calcio di inizio alle 14.30). Si tratta del presidente della Zenith Prato, Carmine Valentini, che ha un passato mai nascosto da grandissimo tifoso biancazzurro e che adesso si trova, per la prima volta nella storia, ad affrontare una delle sue formazioni del cuore con la società alla quale negli ultimi decenni ha dedicato anima, cuore e fatiche.
Allora Valentini, come giudica questa prima stagione in serie D della sua Zenith fino ad ora?
"E’ una stagione difficile, in un campionato durissimo, che non conoscevamo. Stiamo affrontando tutte le difficoltà della matricola, anche un po’ fuori posto se vogliamo. Cerchiamo di fare del nostro meglio e stiamo apportando qualche piccolo correttivo alla rosa per arrivare con meno affanno a conquistare la salvezza. Traguardo che va benissimo raggiungere anche all’ultimo minuto dell’ultima giornata".
Sente che la squadra ha fatto il massimo?
"Forse un paio di punti in più potevamo meritarceli, ma abbiamo peccato di inesperienza e qualche partita la abbiamo buttata. Dovremo far tesoro degli errori fatti. E’ normale che ci siano stati alcuni errori di valutazione, anche nel mercato, ma abbiamo pagato dazio alla categoria, come si dice in questi casi".
All’orizzonte il derby col Prato, con le due squadre a quota 11 punti in lotta per la salvezza…
"Vedere queste due squadre a pari punti alla 13esima giornata di campionato onestamente non me lo sarei mai aspettato. Era già difficile pensare di arrivare a giocare nello stesso campionato qualche anno fa o qualche mese fa. E’ una partita carica di motivazioni. Un derby fratricida, perché entrambe le formazioni arriveranno estremamente bisognose di punti a questa partita. Non posso dire che è una sfida come le altre, anche se dovrei per non gravare troppo sulle spalle dei miei giocatori. Mi aspetto grande curiosità, una buona dose di elettricità in questi giorni. Per la Zenith Prato c’è simpatia, ma la prima squadra della città resta il Prato".
Quindi non andrà in vacanza come aveva detto. Sarà allo stadio?
"Il richiamo di questo match è troppo forte. E’ un appuntamento storico per lo sport e per il calcio cittadino. Sono rientrato da poco. Sarò presente in tribuna a tifare Zenith Prato. Sgomberiamo il campo da qualsiasi tipo di battuta. Sono il presidente e, anche se non ho mai nascosto il mio forte attaccamento ai colori biancazzurri, adesso il cuore batte per i miei ragazzi". Che partita si aspetta?
"Abbiamo avuto una bella lezione contro il Ravenna. Non vorrei vedere la mia squadra troppo rinunciataria, anche se il blasone degli avversari è importante. Dobbiamo andare in campo forti delle nostre convinzioni e del nostro valore e provare a giocare e ad imporci, con le forze che abbiamo. So che non è facile, ma vorrei giocarmi la partita alla pari dal punto di vista dell’atteggiamento".
Firmerebbe per un pareggio?
"Prima di giocare non firmerei. Anche se confesso che un bel risultato pirotecnico, con tante emozioni, tanti gol, spettacolo da una parte e dall’altra mi lascerebbe molto soddisfatto. Diciamo per esempio che un 2-2 o un 3-3 con queste caratteristiche mi lascerebbe appagato sia come presidente della Zenith Prato che come tifoso del Prato, oltre che ovviamente come spettatore".
Se pensa a domenica come immagina questa giornata?
"Mi auguro che la città riempia lo stadio. Sarebbe uno stimolo incredibile per i giocatori e anche per le due società. Ma soprattutto spero che questo primo derby storico sia una grande festa di sport e un’occasione da non perdere per tutta Prato. Con l’augurio che questi scontri diretti non diventino abituali per merito dei biancazzurri. E’ giusto che il Prato stia in categorie superiori a questa dove io con la Zenith Prato spero di rimanere per molto tempo".
L.M.