Il grido d’allarme di chi lavora in Vallata racconta l’essenza stessa di un distretto, che in fin dei conti, è ‘verticale’. Che si è allungato sulla montagna e che ora, assieme alla gente della Val di Bisenzio, si sente ostaggio di una viabilità delicatissima. Perché se la montagna decide di sbriciolarsi a nord e a sud, e le via di fuga non sono sufficienti (per qualità e dimensioni) a sopportare il traffico (soprattutto pesante) c’è da poco da fare: una fetta di territorio resta isolata. L’effetto domino è scontato. Prato, chi vive la Vallata e chi lavora in Vallata, non se lo può permettere. Non sta a noi suggerire soluzioni, ma che i tempi siano il più veloce possibile sì. Mettere la questione 325 in cima all’agenda, significa metterci Prato tutta.
CronacaUna tempesta perfetta. Basta aspettare