
Un gruppo di orientali ha aggredito un connazionale nel parcheggio del campo della Zenith. Seconda spedizione punitiva in due giorni.
Ancora un’aggressione, ancora un fatto di sangue all’interno della comunità cinese. E l’escalation di violenza continua a crescere nel nostro territorio dove è in corso da anni una guerra per il controllo dei settori della logistica e del mercato delle grucce, come più volte denunciato dal procuratore Luca Tescaroli. Questa volta l’aggressione si è consumata nel parcheggio del campo da calcio della Zenith, in via del Purgatorio, intorno alle 1,15 far venerdì e sabato notte, quando la pizzeria del circolo era già chiusa. Secondo quanto riferito dalla procura, un cinese è stato aggredito da un gruppo di connazionali armati di coltelli, manganelli telescopici e armi da fuoco (non specificate). Il gruppo ha accerchiato la vittima e l’ha presa a manganellate, poi l’ha accoltellata ferendola in modo non grave. Sono stati esplosi anche dei colpi di arma da fuoco che, però, non hanno raggiunto la vittima. Forse è stata una intimidazione: la cosa grave è sapere che c’è un gruppo armato di pistola che di notte gira per la città esplodendo colpi in aria. Il destinatario del pestaggio non sarebbe stato solo, ci sarebbero altre vittime che, però, non si sono presentate all’ospedale. L’accoltellato, invece, è andato al pronto soccorso per farsi medicare. Non è in pericolo di vita ed è probabile che stia già collaborando con gli inquirenti.
L’aggressione arriva a due giorni di distanza dall’agguato all’interno del circolo Jld Music bar di via Filzi. In quel caso la vittima è stata ridotta in fin di vita. Ad agire è stato un commando armato di mazze e spranghe arrivato da Francoforte. Il gruppo ha raggiunto i tre connazionali – due uomini e una donna – in un privèe. A quel punto gli aggressori si sono accaniti su uno dei due uomini. Il gruppo si è dileguato mentre la vittima è stata soccorsa e trasferita a Careggi dove è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico alla testa. E’ tutt’ora in coma e lotta fra la vita e la morte. Gli aggressori sono ricercati con la pesante accusa di tentato omicidio. Non è chiaro se i due episodi siano collegati ma l’aggressione di via del Purgatorio potrebbe essere una ritorsione o uno strascico del pestaggio avvenuto all’interno del Jld Music bar. Su entrambi gli episodi indaga la squadra mobile.
Resta da chiarire se i due episodi violenti siano da inserire nell’ambito della guerra in corso a Prato per il controllo del settore della logistica e del redditizio mercato delle grucce. Una faida fatta di minacce, intimidazioni, aggressioni e incendi. I due gruppi contrapposti stanno affilando le armi e gli episodi violenti si stanno intensificando, come ha ricordato più volte il procuratore Tescaroli che ha lanciato l’allarme al governo chiedendo di rafforzare non solo gli organici delle forze dell’ordine ma anche quelli del tribunale. Si tratta di una guerra senza esclusioni di colpi che da luglio a oggi si è sempre più intensificata travalicando i confini nazionali. E’ notizia di qualche giorno fa dell’incendio all’interno di un magazzino di logistica nei sobborghi di Parigi e risale al 28 febbraio scorso il rogo che ha distrutto la "Anda logistics" alla periferia di Madrid. La cosa certa è che le due ditte sono collegate a una di quelle in cui è stato messo a segno l’attacco incendiario nel febbraio scorso. E il modus operandi è stato lo stesso: un pacco recapitato all’azienda di logistica all’interno del quale erano nascoste delle bottiglie incendiarie che sono state fatte esplodere con un telecomando dall’estero.
Laura Natoli