"In sede di concorso, al quale presero parte quindici studi, chiedemmo un progetto capace di dare risposte su tre livelli: urbanistico, edilizio e sociale. Appena arriverà la prima tranche del finanziamento sbloccato, potremo procedere con l’affidamento della progettazione esecutiva". Marzia De Marzi, presidente di Edilizia Pubblica Pratese, ha così commentato l’opera di riqualificazione e recupero dell’Ex-Magnolfi per la quale il Cipe ha decretato lo sblocco di fondi per 6 milioni di euro, da trasferire alla Regione. Un’operazione avviata a livello progettuale nel 2022, che dovrà portare a riqualificare non solo l’ex-orfanotrofio, ma anche le aree di via Gobetti e via della Fonderia. Iniziando dall’edilizia popolare: l’intervento punta in primis a ricavare undici nuovi alloggi. "Al pianterreno dell’edificio troveranno posto anche spazi polivamenti – ha aggiunto De Marzi – abbiamo chiesto che il progetto rispettasse l’Agenda Europea 2050. L’intenzione è inoltre quella di prevedere, oltre ad un bar, anche una "sala di avvio ai mestieri" sulla base di quella che vi trovava posto nell’800. Un modo per rispettare la storia del luogo". Il cantiere andrà a prevedere inoltre la pavimentazione, dell’area compresa tra la Ferrovia, piazza della Pietà, via Gobetti e i giardini di via Capponi. "Una prova concreta dell’attenzione del governo verso le specifiche esigenze dei territori: per Prato, l’intervento si inserisce in una strategia più ampia di sviluppo urbano e sociale – ha commentato il capogruppo della Lega, Claudiu Stanasel - i fondi per Prato, in particolare, verranno utilizzati non solo per il recupero dell’ex orfanotrofio, ma anche per favorire l’integrazione sociale e culturale, mirando a restituire ai cittadini un luogo di importanza storica e sociale". Sul lato di via della Fonderia, oltre a marciapiedi sarà creata un’apertura pedonale che porterà fin dentro al Teatro Magnolfi. L’idea è di creare un nuovo foyer, regolato da un sistema di cancelli chiudibili in qualsiasi momento, che consentiranno anche il collegamento con la vicina Rsa e con i giardini su via Capponi. "In questo intervento uniamo quattro aspetti fondamentali: la rigenerazione urbana con una nuova fruizione degli spazi, il sociale, l’ambiente e la cultura – ha concluso il sindaco Ilaria Bugetti - appena arriverà la prima tranche ci metteremo a lavoro sulla progettazione esecutiva per poi passare ai lavori il prima possibile". I prossimi passaggi riguarderanno la redazione del progetto definitivo. Nella migliore delle ipotesi, si punta ad appaltare l’opera fra la fine del 2025 e il primo semestre del 2026 con due anni di lavoro.
Giovanni Fiorentino