REDAZIONE PRATO

Un’esistenza travolta: "La piena devastante ha distrutto lo studio. Il lavoro finisce qui"

Il racconto dell’architetto Giuseppe Guanci, esperto di archeologia industriale e autore anche di un libro dedicato al Bisenzio "Il ponte pedonale della Tignamica già spazzato via in passato".

Un’esistenza travolta: "La piena devastante ha distrutto lo studio. Il lavoro finisce qui"

L’architetto Giuseppe Guanci ha deciso che dopo aver ripulito fino all’ultimo granello di fango dal suo studio a La Tignamica, devastato e invaso dall’acqua del Bisenzio che è entrata dentro, salendo dal pavimento e sfondando le finestre con una forza paurosa, getterà la spugna. Lascerà l’immobile "lungofiume" che l’ha ospitato per anni: "Questa alluvione segna davvero la parola fine per la mia attività professionale, mi dedicherò ad altro. Qui a Vaiano c’era tutto il mio lavoro. Dopo l’uragano di giovedì sera (il 2 novembre scorso, ndr) sono potuto arrivare qui da Prato soltanto domenica mattina, pensavo che fosse allagato sì, ma il disastro che mi sono trovato davanti era inimmaginabile. Ho buttato via tutto mobili, sedie e attrezzatura. Il vero scempio riguarda l’archivio dei disegni con oltre 20 anni di progetti, era cartaceo e ora è poltiglia. Mi fa davvero male".

"Se mai avessi avuto bisogno di una conferma la mia avventura di architetto si conclude qui... non esiste più niente – spiega – l’unica cosa bella di questa situazione è stata incontrare tre giovani meravigliosi. Li ho visti arrivare con la pala in mano e mi hanno chiesto se c’era bisogno di loro. Si sono messi a spalare per ore fino alla sera di domenica senza chiedere nulla, solo per aiutare. Ad un certo punto ci siamo resi conto che non ci eravamo nemmeno presentati e ci siamo stretti la mano davanti alla catasta enorme che stavamo accumulando con gli arredi da gettare. Questi splendidi ragazzi hanno lavorato tantissimo, erano distrutti e coperti di fango. Vorrei rivolgere un grande abbraccio proprio a loro che che mi hanno aiutato in questo doloroso congedo, senza nemmeno conoscermi. Gli angeli esistono, ora ne ho la prova".

Guanci – esperto e studioso di archeologia industriale, tema su cui ha scritto diversi libri, oltre che affermato scultore con ’Tessoforme’ – è amareggiato da tanta devastazione e allo stesso tempo grato di aver ricevuto l’aiuto disinteressato di questi giovani che fino a pochi giorni non aveva mai visto. "Resteremo in contatto, non dimentico quello che hanno fatto per me".

Tra le pubblicazioni di Guanci una riguarda proprio il fiume padre della Vallata – forse in questi giorni anche patrigno – e si intitola "Bisenzio, fiume di vita e di lavoro". Il libro che vede tra gli autori anche Giuseppe Alberto Centauro, Lisa Ciardi, Fiorenzo Gei e Roberto Tazioli, è interamente dedicato al Bisenzio, corso d’acqua importantissimo per i territori che bagna, e contiene anche un capitolo sui pericoli del fiume. "Varie piene si sono susseguite nel tempo – chiude Guanci – quest’ultima alluvione ha spazzato via il ponte pedonale della Tignamica, era accaduto anche in passato, ma forse l’avevamo dimenticato".

Elena Duranti